Partiamo dall’articolo
di Matteo Acmé ”Nessuno mi può giudicare. Agli insegnanti non
piacciono le verifiche. Ma la valutazione del lavoro può migliorare
la scuola” (1) per fare alcune considerazioni e riflessioni.
Premessa. Già c’è stato chi ha paragonato i test
Invalsi al metro della sarta (2) e chi al termometro (3). Ora c’è
chi li paragona all’analisi del colesterolo: Roberto Ricci
responsabile dell’Invalsi e Vanni Savazzi prima di lui (1) (4). Ora
il paragone è una figura retorica utile a chiarire un nuovo concetto
o una nuova situazione riferendola a un termine di paragone simile e
già noto. Però se si estendono le prerogative e l’utilità del
paragone oltre all’azione chiarificatrice, cioè si cerca anche di
trarre conclusioni da una situazione nota per applicarla all’altra
nuova, è possibile facilmente cadere in errore, essere ingannati o
ingannare altri. E, a volte, l’inganno non è casuale ma è
intenzionale e voluto.
La pioggia nel pineto. Wikipedia.org come esempio di
paragone cita versi di D’Annunzio: “e le tue chiome auliscono come
le chiare ginestre” (La pioggia nel pineto) (5). Ciò va benissimo ed
pure poesia! Ma a nessuno salterebbe in mente di estendere oltre il
paragone chiome-ginestre. Cioè, ad esempio, pettinare o fare lo
sciampo ai rami giunchiformi delle ginestre, oppure cercare a
primavera fiori gialli nelle chiome.
Il colesterolo. Leggiamo prima sul weblog di Vanni
Savazzi: «Dal punto di vista strettamente materiale, contrastare un
test sulle competenze di comprensione della lettura e sulle
competenze logico-matematiche assomiglia un po’ alla paura di fare
test del sangue per paura del colesterolo» (4). Paragone che
troviamo ripreso nell’articolo di Matteo Acmé: «Secondo Roberto
Ricci (Responsabile SNV-Invalsi) è come per il colesterolo: “Non
basta fare le analisi del sangue per guarire. Serve anche qualcuno
che ci dica come fare. I test Invalsi sono le analisi, poi però
serve il medico” . E per la cura ci vuole tempo» (1). Se i test
Invalsi fossero effettivamente come le analisi del colesterolo, i
ragionamenti dei due autori filerebbero tranquilli portando alla
conclusione da loro prospettata: uno screening di massa utile,
necessario e obbligatorio. Ma non è così. Intanto, in quello che
dice Ricci, ci sono delle evidenti imprecisioni e omissioni.
Normalmente le analisi sono richieste dal medico (non lasciate
all’iniziativa dal paziente o dall’analista), ed è lo stesso medico
che poi le valuta e prescrive la eventuale terapia farmaceutica o
altro. Ma il paragone test-colesterolo crolla completamente su
un’osservazione più essenziale e anche più semplice: la seguente.
Quantificare la qualità?! La misura del colesterolo si
può fare perché si tratta di una “quantità” esprimibile con un
numero e riferita a un’unità di misura definita. Esistono tanti
laboratori di analisi che in genere danno lo stesso risultato.
Invece gli apprendimenti o le competenze (sia in assoluto che in
riferimento a una situazione di partenza o a una condizione sociale)
sono delle “qualità”, per di più complesse e difficili da definire.
Di conseguenza i test Invalsi non possono essere né un termometro,
né il metro della sarta e nemmeno la colesterolemia totale. I loro
risultati non sono oggettivi e non sono riproducibili. Anche perché
esiste un “solo” Invalsi autoreferenziale, con aspirazioni di
onnipotenza , non valutabile né valutato da nessuno . La differenza
tra “quantità” (misurabile) e “qualità” (non misurabile
oggettivamente) è stata segnalata autorevolmente e ripetuta. Basta
cercare in rete, ad esempio, gli articoli numerosi di Giorgio
Israel. In uno di questi, l’autore nega a) che i test siano uno
strumento come il termometro e b) che le “competenze” siano
grandezza definibile oggettivamente: “il termometro non pretende
affatto di misurare nella sua complessità e globalità le qualità di
un oggetto, bensì soltanto una grandezza precisa: la temperatura.
Che cosa misurano i test? Le competenze direbbe Ichino. E come può
darsi in modo oggettivo una definizione oggettiva e comunemente
accettata, almeno operativa, di competenze?” (6).
Italiano e matematica. I test Invalsi sono limitati a
due sole materie italiano e matematica che all’incirca occupano il
20% dell’orario scolastico e al superiore hanno importanze e
finalità diversificate fra i vari tipi di scuola. Le altre materie,
che pure non sono meno importanti e costituiscono l’80% rimanente
dell’orario, risulterebbero fuori dell’indagine ipotizzata
“oggettiva”. Sarebbe come, proseguendo il paragone improprio
dell’analisi del sangue, misurare appunto il colesterolo e ignorare
glicemia, azotemia, albumina, ferritina, PSA; sono circa cento gli
esami possibili.
L’approccio unilaterale e autoritario.
Però chi si è invaghito o è interessato ai test Invalsi non sente
ragioni, non considera le osservazioni contrarie e ripropone
continuamente le sue tesi. Di recente, il decreto governativo sulla
semplificazione ha potenziato (?!) l’Invalsi …. gratis (!!)
scaricandone ambiguamente le funzioni operative sulle scuole e sugli
insegnanti, con l’ovvia contrarietà di questi (7) e la compiaciuta
approvazione di altri (8). Di più, l’Invalsi avrebbe così
perfezionato i suoi test da poter valutare il “valore aggiunto” e
saper depurare i risultati dai “vantaggi sociali” (9). Tutto ciò con
complessi algoritmi statistici e soprattutto …. autocertificato.
Ovvie e fisiologiche le contrarietà e le prese di distanza (10)÷
(14).
Domande e ipotesi.
Quali i motivi di tanta incomprensibile perseveranza o ostinazione?
Forse solo malintesa coerenza per gli annunci dati in precedenza?
Oppure il cercare facili diversivi o surrogati a più impegnative e
costose ma vere azioni di potenziamento della scuola? O ancora
stilare comunque classifiche di scuole e docenti per attribuire a
chi sta nella parte bassa le responsabilità? E così accrescere, a
danno dei docenti, il potere della burocrazia, della gerarchia e dei
presidi? E classificando scuole e docenti, non si attenuerebbero le
responsabilità degli studenti meno volenterosi rispetto allo studio?
Questi non potrebbero sempre accampare a loro giustificazione la
responsabilità della scuola o troppo scadente o troppo brava?
Roma, 16 febbraio 2012
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LINK
1) Nessuno mi può
giudicare. Agli insegnanti non piacciono le verifiche
http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/nessuno-mi-puo-giudicare.flc
2) Sulle prove INVALSI
- di Daniela Notarbartolo – 23 marzo 2011
http://atuttascuoladuepuntozero.blogspot.com/2011/03/sulle-prove-invalsi.html
3) La scuola all'esame
dei risultati - di Andrea Ichino – 25 giuno 2011
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-06-25/scuola-esame-risultati-081433.shtml?uuid=Aax5gtiD
4) Spread immateriale -
Vanni Savazzi – 2 novembre 2011
http://www.vannisavazzi.org/drupal/?q=blog/1
5) Paragone – Figura
retorica
http://it.wikipedia.org/wiki/Figura_retorica
6) Non facciamo dei
test Invalsi un'altra ideologia - Un commento
http://gisrael.blogspot.com/2011/06/non-facciamo-dei-test-invalsi-unaltra.html
7) Non scaricare sui
docenti compiti dell’Invalsi – Gilda -
http://www.tuttoscuola.com/portali/iscrizioniscolastiche/gilda-non-scaricare-sui-docenti-compiti-dell-invalsi-27469.html
8) Invalsi e Valore
Aggiunto: a che punto siamo? - di Tiziana Pedrizzi – 6 febbraio 2012
http://www.adiscuola.it/adiw_brevi/?p=7417
9) Test Invalsi, entra
il "valore aggiunto". Risultati al netto dei "vantaggi sociali"
http://www.repubblica.it/scuola/2012/02/09/news/test_superiori-29594978/
10) La scuola-quiz tra
le sperimentazioni fallite e la trappola INVALSI - Cobas Scuola
http://www.cobas-scuola.it/index.php/AREE-TEMATICHE/INVALSI/La-scuola-quiz-tra-le-sperimentazioni-fallite-e-la-trappola-INVALSI
11) L'anomalia italiana
nella valutazione delle scuole - Bruno Moretto
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20120213111859
12) Elogio della carta
igienica - Cosimo de Nitto
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=15485
13) Vales: un infuso di
camomilla contro una broncopolmonite... – Maurizio Tiriticco
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=15484
14) Il filo bianco. Da
Fioroni a Profumo passando per la Gelmini - Bruno Moretto
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20120207093623