Il ministro Profumo: "L'Italia deve investire nel futuro". "Scuola, basta con i tagli e più soldi ai prof" Secondo il ministro dell'Istruzione Profumo i docenti, "non hanno stipendi corretti. Non sono confrontabili con quelli degli altri Paesi, ma io credo che il corpo docente in questo momento chiede prima di tutto di essere rispettato e rivalutato" La Nazione, 19.2.2012 Roma, 19 febbraio 2012 - “Questo non sarà un anno di tagli per la scuola. Credo che quella fase sia terminata. Il Paese ha capito che il vero investimento per il suo futuro è proprio nella scuola”, dice il ministro Francesco Profumo intervistato da Monica Maggioni nella puntata di “Speciale Tg1 l’inchiesta”, in onda questa sera su Rai1. I docenti, "non hanno stipendi corretti - aggiunge - Non sono confrontabili con quelli degli altri Paesi, ma io credo che il corpo docente in questo momento chiede prima di tutto di essere rispettato e rivalutato. Tutta la scuola chiede di essere rivalutata per quello che rappresenta per l’intero Paese". Sul problema della sicurezza degli edifici scolastici, che Profumo definisce "una priorità" , poi osserva: “Una quota di risorse sono già disponibili: fondi europei, una parte del piano per il Sud e i fondi Cipe. Il problema è che, in alcuni casi, Comuni e Province, proprietari degli edifici, hanno limitazioni sul patto di stabilità. Questo è un problema che il governo si sta ponendo. E un ragionamento se la sicurezza delle scuole possa essere stralciata dal patto di stabilità deve essere fatto". Quanto alla questione della ripartizione dei finanziamenti statali sulla sicurezza, oggetto di polemiche in alcune regioni per un’assegnazione con criteri ritenuti clientelari, il ministro ritiene che la politica debba “indirizzare le risorse con le priorità collegate alla realtà”. E pensa anche che si possa ripartire da zero nell’assegnazione dei fondi: “bisogna ripartire dalle graduatorie regionali - precisa - che sono state costruite sulla base di esigenze vere”. |