il caso

Fondi per la scuola, Profumo apre

Il ministro: un tavolo per risolvere il nodo materne

Andrea Rossi La Stampa, 16.2.2012

TORINO
Si erano trovate a fine novembre, a Torino. Vertice ristretto - Milano, Bologna, Napoli e Torino - che aveva partorito una lettera-appello inviata a Francesco Profumo, all'epoca ministro dell'Istruzione da pochi giorni, per chiedere un incontro e sollecitare una boccata d'ossigeno. L'incontro si è svolto ieri, a Roma, viale Trastevere, sede del ministero. E nel frattempo le città erano raddoppiate, con l'aggiunta di Firenze, Venezia, Pisa e Genova. Otto assessori comunali all'Istruzione faccia a faccia con Profumo, i sottosegretari Ugolini e Rossi Doria e i tecnici del Miur. L'obiettivo: trovare insieme una via d'uscita ai pure gli otto assessori se ne sono andati con un barlume d'ottimismo e una promessa: ci saranno nuovi incontri e un tavolo tecnico, almeno per provare a risolvere la grana più urgente: i 360 milioni che le città italiane spendono ogni anno per tenere aperte le scuole dell'infanzia, che sarebbero di competenza dello Stato, senza ricevere un quattrino da Roma, anzi, vedendosi contare il malloppo nel patto di stabilità.

Una doppia zavorra

«Per noi sta diventando sempre più difficile mantenere questi servizi, che pure sono essenziali», spiega l'assessore torinese Maria Grazia Pellerino. «Il combinato disposto di tagli statali, patto di stabilità e leggi sul pubblico impiego rischia di creare una situazione insostenibile». A Milano, l'85 per cento delle materne è comunale, a Bologna l'83, a Torino il 60, a Napoli il 50. Torino ogni anno investe oltre 60 milioni per tenere aperte le scuole materne comunali, erogando un servizio che sarebbe di competenza dello Stato. «Questa spesa dovrebbe almeno essere derogata dal patto di stabilità, altrimenti diventa una doppia zavorra».

Il grido di dolore pare non sia rimasto inascoltato. Il ministro ha garantito che si cercherà una soluzione. O, almeno, ci si proverà, compatibilmente con le risorse a disposizione che - si è affrettato a ribadire - sono poche.

Il gruppo di lavoro

Il tavolo - otto Comuni e tecnici del Miur - diventerà una sorta di gruppo di lavoro permanente. E lavorerà anche su altri versanti. Come l'edilizia scolastica, un'emergenza che coinvolge migliaia di istituti che avrebbero bisogno di interventi di manutenzione e riqualificazione. O la dispersione, un'altra urgenza che gli assessori hanno gettato sul tavolo: il ministro ha annunciato di aver appena stanziato 4,5 milioni di euro per un progetto sperimentale per intensificare la lotta all'abbandono scolastico.