Profumo: In due mesi
pronti i dati del maxi-concorso...

...e il Paese deve fare un grande investimento nella formazione tecnico-professionale

 Tuttoscuola, 27.2.2012

E' stato un intervento ricco di spunti quello del ministro dell'Istruzione e della Ricerca, Francesco Profumo in occasione della sua visita all'Isis “Malignani”, uno degli istituti scolastici superiori di eccellenza della regione Friuli Venezia Giulia.

A margine della visita, il ministro è tornato sul tema del maxi-concorso per gli insegnanti della scuola, precisando che "si sta facendo una valutazione di che cosa abbia comportato in termini di quiescenze e disponibilità il nuovo regolamento del governo sulle pensioni". Profumo, assicurando che "i dati saranno pronti entro un paio di mesi", ha spiegato che al Ministero si sta facendo “una valutazione in modo attento sulle diverse classi di concorso e questa sarà la base per poter procedere".

Il ministro ha poi riaffermato l'importanza della formazione tecnica: “Credo che il Paese debba fare un grande investimento nella formazione tecnico-professionale, sia a livello di scuola superiore, sia a livello di percorsi post diploma".

Profumo ha ammesso il ritardo dell'Italia rispetto ad altri Paesi europei come la Germania, “sia dal punto di vista dei numeri perché abbiamo un eccesso di studenti che seguono un percorso liceale, sia in termini di sistema di relazioni tra scuola e realtà socio-economica", e ha ribadito l'indispensabilità di un “progetto complessivo sulla formazione tecnico-professionale che coinvolga anche le aziende e i sindacati. La connessione tra scuola e azienda va migliorata con un lavoro sul dettaglio".

Al riguardo, il ministro ha sottolineato la necessità di “un maggiore investimento nelle ore di laboratorio. Inoltre gli studenti devono lavorare su sistemi e apparecchiature moderne”.

Per il ministro infine, un ulteriore elemento importante ”elemento importante è rappresentato dai tirocini e dall'orientamento, che deve essere anticipato rispetto all'attuale”. “Sono tre le fonti dell'orientamento - ha concluso il ministro - e cioè la scuola in cui si andrà, l'esperienza degli altri studenti e il mondo del lavoro. L'orientamento va calibrato con l'accelerazione delle trasformazioni nella realtà di oggi”.