Scuola, tornano gli scatti Il pagamento avverrà nella busta paga del prossimo febbraio Claudio Tucci Il Sole 24 Ore, 13.12.2012 Si viaggia verso lo sblocco degli scatti di anzianità 2011 del personale della scuola, che verranno quindi regolarmente pagati. È quanto emerso ieri all’Aran, con l’assenso di Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals-Confsal (solo la Flc Cgil non ha condiviso la soluzione prospettata al tavolo). La partita interessa circa 160mila tra professori e amministrativi (Ata) che così potranno recuperare (probabilmente nella busta paga di febbraio, assieme agli arretrati) lo scatto stipendiale maturato lo scorso anno (gli scatti di anzianità nella scuola sono l’unica forma di progressione di carriera). Nel 2010 gli scatti sono stati pagati, utilizzando, come previsto dall’accordo siglato due anni fa con gli ex ministri Giulio Tremonti e Mariastella Gelmini, una quota dei risparmi centrati dal ministero dell’istruzione per effetto dei tagli all’organico. Nello specifico, furono utilizzati 320 milioni. La questione si è aperta per gli scatti 20u, visto che la quota di economie certificate dall’Economia (e da utilizzare per il loro recupero) risultava di appena 93 milioni. Una grossa fetta dei risparmi mancanti sono stati utilizzati dal Miur per assumere nuovi docenti di sostegno (circa 5mila in più) a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 80 del 2010 che ha di fatto vietato di ridurre gli insegnanti per gli alunni disabili. Ma dopo l’incontro a palazzo Chigi con il premier Mario Monti e le organizzazioni sindacali, la partita si è sbloccata: per recuperare gli scatti 2011 (e il trascinamento 2012) servono meno di 300 milioni; mentre dal 2003, a regime, per il recupero degli scatti d’anzianità di prof e Ata serviranno 350 milioni di euro l’anno. La soluzione illustrata ai sindacati dal presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini, passa per utilizzare (per il recupero di questi soldi) le risorse del Mof, il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Ogni anno il Mof pesa per circa 1,3 miliardi, di cui un miliardo di euro è appannaggio del Fis, il fondo d’istituto che serve per retribuire le prestazioni “accessorie” rese dal personale scolastico. Per recuperare gli scatti zon quindi il Mof verrà tagliato di circa 11 25%. Ma non saranno toccati gli stanziamenti dedicati ai corsi di recupero e al pagamento delle ore di supplenza (il taglio sarà spalmato proporzionalmente su tutte le altre voci). Mentre sulla questione (richiamata anche dal premier Monti) di come incrementare la produttività del lavoro di docenti e Ata si è deciso di rinviare la discussione in sede di rinnovo del contratto collettivo nazionale (bloccato fino al 2034). Per Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals-Confsal la soluzione individuata per il recupero degli scatti è positiva, e anche il taglio al Mof (a regime avrà comunque la consistenza di un miliardo di euro) «non determinerà nessuna paralisi delle attività delle scuole». Di diverso avviso la FlcCgil secondo cui questo passaggio rappresenta invece «un ulteriore taglio di questo Governo ai diritti, ai salari e alla qualità della scuola pubblica». |