SCIOPERI: PER IL GARANTE BISOGNA
RIVEDERE LE REGOLE NELLA SCUOLA

 Scuola Informazione, 9.12.2012

“Il tasso di conflittualità collettiva nel settore della scuola e dell’istruzione e’ in netto aumento. Lo dicono i dati i nostro possesso (?) Gli Accordi sottoscritti (nel settore della scuola, ndr) risalgono a circa dieci anni fa. Molte cose sono cambiate da allora e mi domando, dunque, se, con il consenso dei Sindacati e dell’Aran, non sia possibile ragionare insieme, in termini di miglioramento di alcune disposizioni”.

Lo scrive Roberto Alesse, Presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi, all’Huffington Post. ”Penso, – aggiunge Alesse – in particolare, all’evidente difficoltà che i dirigenti scolastici si trovano ad affrontare, nel momento in cui gli insegnanti non sono tenuti a dare, salvo comunicazione volontaria, notizia della eventuale adesione ad uno sciopero.

Se, infatti, il personale non docente ha l’obbligo di notificare, entro quattro giorni dalla proclamazione di sciopero, la propria adesione, in modo da consentire al dirigente di informare adeguatamente le famiglie e predisporre un contingente adeguato per la continuità del servizio (almeno cinque giorni prima dello sciopero, dice l’accordo), il personale docente non e’ tenuto a fornire tale comunicazione, di guisa che, in assenza di dati certi, il responsabile dell’Istituto non puo’ che deliberare la sospensione dell’attività didattica, vale a dire di tener chiusa la scuola”.

“La posta in gioco e’ alta, la sfida impegnativa – conclude Alesse -, ma il diritto allo studio e’ un principio troppo importante, per non curare ogni dettaglio idoneo a renderlo più incisivo ed effettivo”.