Sulla prova preselettiva al Concorso di Paolo Fasce Pavone Risorse, 5.12.2012 Il MIUR ha pubblicato 70 batterie di test, ciascuna composta da 50 item. Sono disponibili alla consultazione di tutti: docenti aspiranti al concorso, ma anche a giornalisti e curiosi. Si trovano a questo indirizzo: http://concorsodocenti.miur.it L'impostazione preannunciata prevede 18 domande di area logica, 18 afferenti alla comprensione del testo, 7 di conoscenze informatiche di base e 7 di una lingua straniera (a scelta tra l'inglese, il francese, lo spagnolo e il tedesco). Saranno somministrate in maniera casuale a tutti gli aspiranti docenti, indipendentemente dalla classe di concorso. L'intento, quindi, è quello di filtrare su capacità generali ritenute essenziali della professionalità docente. Forse, ancora prima, si tratta di requisiti di cittadinanza consapevole.
Occorre riconoscere da subito il fatto che costruire un test di
questa natura non è facile e che qualsiasi sia la sua formulazione,
chiunque potrebbe eccepire sulla sua bontà, sulla sua
appropriatezza, sulla sua opportunità (io stesso lo farò nel
prosieguo di questo scritto). Infine, è necessario prendere atto del fatto che la selezione può avvenire prima, durante o alla fine, ma entro la fine questa si manifesterà necessariamente, considerato il fatto che ci sono 321.210 aspiranti per 11.542 posti. “Uno su 28 ce la fa”, canterebbe Gianni Morandi. Il MIUR farebbe cosa gradita nel pubblicare il numero di aspiranti per regione e per classe di concorso perchè questo sembra un dato piuttosto interessante, di traparenza praticata, almeno per 321.210 persone coinvolte (trascurando le legittime attese di parenti e affini parimenti interessati). Se la scuola di oggi pretende conoscenze informatiche e linguistiche sulle quali non si può derogare, pena un insegnante che predica la conoscenza di quei contesti, ma ne disconosce il valore implicitamente incarnando un modello inadeguato, per quel che riguarda gli altri due ambiti d'indagine del test preliminare ci troviamo di fronte ad un modello che gerarchizza i saperi marginalizzandone di assai rilevanti. Le intelligenze coinvolte, parlando alla Gardner, sono essenzialmente quella linguistica e quella logico matematica. Beninteso è difficile sondare le altre, ma di certo la cultura necessaria attesa di un docente non si può esaurire nell'ambito di questi set di esercizi particolarmente stereotipati. Lo dico alla luce di ottimi risultati personali nelle simulazioni, cosa che esplicito onde evitare sospetti di critiche “pro domo mea”. La lettura tra le righe di diversi comunicati sul tema, a mia sensazione, purtroppo denuncia paure ed emotività collegate anche ad inadeguatezze sul fronte del risultato atteso che, ricordiamolo, se non superato, è ostativo in partenza. Mi pare che l'area storico letteraria sia del tutto trascurata. Occorre interrogarsi se sia possibile formulare item di questo ambito senza cadere nel nozionismo. Penso sia possibile e formulo un'esempio di item di area storica. In quale periodo storico è avvenuta la battaglia di Lepanto, nella quale l'Europa cristiana ha ottenuto una vittoria determinante contro un impero musulmano?
La critica che mi sembra più evidente, almeno ad un ingegnere elettronico che abbia studiato meccanismi di addestramento delle reti neurali, è legata alla scelta di pubblicare di tutte le domande e tutte le risposte. Non sfuggono i vincoli legati a cautele dettate dal contesto giuridico che possono avere suggerito questa scelta, ma vediamo come si procede ad addestrare una rete neurale. Diciamo, ad esempio, di dover costruire un lettore di caratteri per un sistema postale. Il committente fornisce alle aziende interessate un set di prova sul quale costruire il sistema, diciamo 1.000.000 di indirizzi scritti a mano, e ne riserva a sé altri 100.000 che verranno utilizzati per testare i lavori delle diverse aziende. Le aziende come addestrano la propria rete neurale? Potrebbero facilmente individuare ciascuno di quel milione di esempi, le memorie dei calcolatori sono ormai molto potenti e creare delle associazioni uno a uno è molto banale, ma tale sistema fallirebbe di fronte ai centomila dati sui quali la rete verrà effettivamente provata. Allora le aziende addestrano la propria rete su 800.000 item e la testano sui 200.000 che si sono tenuti da parte. Quando il risultato sui 200.000 è soddisfacente, si partecipa alla gara. Ecco, nel nostro caso, credo che si sarebbe dovuto procedere come segue: si individua un insieme di 5000 item suddivisi per tipologie, se ne estraggono casualmente e in proporzione per ciascuna tipologia, 3500 sui quali gli aspiranti possono allenarsi. Questi non si alleneranno mnemonicamente, ma cercheranno di imparare la ratio degli item proposti perché quelli ai quali saranno sottoposti non saranno quelli pubblicati. Ad oggi, temo, supereranno il test due insiemi di persone. Quelli capaci di trovare il fit con la prova per le proprie competenze culturali e... i secchioni. La scuola ha bisogno dei primi, molto meno dei secondi. Esempi di item. Completare correttamente la seguente successione numerica: 61; 87; 121; ?; ?; 156; 131; 157. Possibili risposte:
Quale delle seguenti frasi è logicamente deducibile da: “chi commette un reato non dice mai la verità”?
Per controllare, attraverso il correttore ortografico una piccola parte del foglio di lavoro di Excel o di Calc:
Diesel è un termine che appartiene al linguaggio...
L'espressione “lasciarci la pelle” è ricollegabile all'idea di...
Se CONCITATO sta a TURBATO allora è corretto che PACATO stia a...
I'm very sorry. I must have … I'll add it up again.
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