Scatti anzianità, per la Gilda di A.G. La Tecnica della Scuola, 16.12.2012 Secondo il sindacato coordinato da Di Meglio, quando l’organizzazione di Pantaleo decise di unirsi allo sciopero del 24 novembre ne condivise gli obiettivi: perché adesso, a risultato ottenuto, attacca le altre sigle? Ma l'obiettivo è ricomporre la querelle: basta con questa distruttiva guerra per slogan. Anche la Gilda degli insegnanti, dopo la Cisl Scuola, ha deciso di ribattere alle “frecciate” lanciate dalla Flc-Cgil sulla decisione Aran-sindacati di sovvenzionare gli scatti stipendiali del personale della scuola anche attraverso la riduzione, di circa il 25%, del Miglioramento dell’offerta formativa. "Risulta davvero incomprensibile – sostiene il coordinatore della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio - dopo l`esito positivo della trattativa all`Aran la polemica quotidiana che la Cgil continua a sollevare in merito all`accordo sugli scatti di anzianità 2011". Di Meglio ha aggiunto "che attingere al Mof fosse l`unica strada percorribile - continua Di Meglio - era noto a tutte le parti sociali sin dallo scorso 12 giugno, data dell`incontro con il ministro dell`Istruzione Francesco Profumo". La Gilda ricorda, inoltre, che "quando la Cgil decise di unirsi agli altri sindacati nello sciopero già indetto per il 24 novembre affermò contestualmente di condividerne gli obiettivi. Perché - si chiede il sindacato - adesso, a risultato ottenuto, attacca le altre sigle?". Per quanto riguarda, invece, la questione della produttività, Di Meglio insiste: "Sarebbe bene che la Cgil distinguesse tra quanto è stato scritto nell`accordo e le `profezie` che sono il risultato esclusivo del suo pensiero. La Gilda, a differenza di altri, non ritiene in alcun modo che nel settore della scuola la produttività possa essere collegata alla quantità di ore aggiuntive. Sarà opportuno - conclude il sindacalista - aprire un confronto diretto, invece di continuare con questa distruttiva guerra per slogan". Staremo a vedere se la Gilda riuscirà nell'impresa di ricomporre la querelle. E' più probabile che la "pace" tra i sindacati possa arrivare con l'approdo di un nuovo Governo e l'inizio della prossima legislatura. Soprattutto se ad animarli saranno dei politici con un'idea diversa, più rispettosa, della scuola italiana e dei suoi bisogni. |