Il concorso della follia! Che nulla ha a che vedere con quella di Erasmo! di Maurizio Tiriticco Educazione & Scuola 1.12.2012 Non ci posso credere! Dopo l’idiozia delle pillole per gli alunni, ecco l’idiozia delle prove di logica – o meglio di certe prove di logica – per gli aspiranti docenti! Siamo veramente alla follia! Non ho nulla contro un sapere che sia fatto di tanti segmenti, i quali, però, siano sempre riconducibili a unità o a unitarietà. So bene che una cosa è il pensiero lineare, discreto, digitale, altra cosa quello reticolare, olistico, analogico! Una cosa è il filosofare, altra cosa il poetare! E studi in tal senso sono avanzatissimi. So bene che la logica – o meglio un insieme di operazioni formali che caratterizzano e sostanziano una delle forme della nostra intelligenza (basti pensare alle ricerche di Gardner) – costituisce la sostanza formale della produzione/ricezione di tutte le informazioni che consentono l’unitarietà dei saperi comuni e condivisibili. Se non fossimo tutti d’accordo nel chiamare pentola una pentola, saremmo già morti di fame! Eppure la parola pentola non ha nulla a che vedere con l’oggetto pentola, che in altre lingue si chiamerà in altri modi! Però io e te che mi stai leggendo la potremmo chiamare dudù o cocò e così escludiamo il mondo intero dal comprendere ciò che stiamo dicendo! E quanti bambini di un piccolo gruppo inventano il loro vocabolario per escludere altri gruppi? La struttura parte nominale e parte verbale e la struttura delle operazioni matematiche di base sono la sostanza dei saperi condivisi. E’ logico mangiare pane, pasta frutta e così via, ma… ad Antonio posso far mangiare carbone se è stato cattivo o sterco se è “ospite” di un lager nazista. In altri termini, è riconducile alla logica solo una parte della nostra capacità di produrre pensiero. E’ logico che una madre partorisca un bambino! Ma è illogico che un bambino partorisca una madre! Il che però non significa che il nostro cervello non sia in grado di produrre pensieri non logici. Pertanto, non può essere bollato un soggetto solo perché abbia difficoltà nel produrre o riconoscere, e in un tempo dato, operazioni logiche. Quando, invece, ci potrebbe dimostrare grandi capacità nelle produzioni non logiche! E in tempi differiti! Del resto, le produzioni artistiche sono forse tutte afferibili alla logica? Quanta produzione poetica o pittorica (penso ai futuristi, agli ermetici, agli astrattisti, ai surrealisti) ha poco a che vedere con la logica? Anzi, è nata proprio per liberarsi dalla “schiavitù della logica”! Parole in libertà! Colori in libertà! Insomma Marinetti, Quasimodo, Picasso, Dalì sarebbero esclusi dal nostro concorso! Irrimediabilmente! Se pensiamo al pensiero creativo, che c’entra con la “banalità” delle operazioni logiche? Noi umani non avremmo prodotto alcun progresso se non fossimo stati capaci di rompere con atti creativi operazioni considerate logiche! La rivoluzione agricola non avrebbe avuto luogo se dall’invenzione della zappa non fossimo passati alla lama dell’aratro! Per andare più vicini al nostro tempo, la lampadina elettrica e la radio non hanno costituito un progressivo succedersi di irruzioni di operazioni creative a fronte delle reiterate operazioni logiche delle lanterne a gas e del telegrafo? E come la mettiamo con la serendipità? E’ sufficiente riflettere su questi interrogativi… e le illogiche proposte di logica del prossimo concorso si dissolvono come neve al sole! Per concludere, pensare di selezionare del personale docente proponendo prove solo di logica, per di più selettive, è riduttivo e scorretto! Proprio perché si deve selezionare personale che dovrà possedere e, soprattutto, sollecitare negli alunni operazioni mentali che non siano solo afferibili alla logica. Sono decenni che il pedagogista insiste sul fatto che l’insegnare/apprendere si sviluppa lungo strade che impegnano tutte le operazioni di cui il nostro cervello è capace. Torno a citare Gardner e le sue intelligenze multiple, o il suo maestro Bruner: ricordiamo soltanto la sua Cultura dell’educazione! Quanti concorrenti avranno letto questo mirabile libro! A cosa è servito per affrontare questo concorso? Quale sarà l’esito della prova preselettiva? Che saranno scartati tutti i concorrenti i quali abbiano soltanto un pizzico di pensiero illogico, proprio coloro che, invece, stando alla funzione che dovranno svolgere, sarebbero i migliori! |