Polemica nota della responsabile scuola della segreteria Pd

Puglisi (Pd) a Profumo:
fa campagna elettorale?

da Tuttoscuola, 4.12.2012

Un interrogativo apertamente polemico, rivolto direttamente al ministro Profumo, conclude una articolata nota diffusa dalla responsabile scuola della segreteria Pd Francesca Puglisi: “Scusi Ministro, ha forse iniziato la sua campagna elettorale?”.

La domanda finale segue quella che appare come una vera e propria requisitoria nei confronti dell’attuale titolare del dicastero di viale Trastevere. Dopo aver premesso che il Pd aveva presentato le sue proposte a Profumo fin dai primi giorni del suo insediamento, proposte finalizzate a “restituire qualità alla scuola pubblica italiana, affrontando le 'emergenze' (…) dopo il triennio di insulti rivolti a insegnanti, dirigenti, studenti, collaboratori scolastici”, Puglisi afferma che il ministro, “dopo un buon inizio, ha virato verso neo campagne sui fannulloni imboscati con i distacchi sindacali (40.000 l'annuncio, poi ritrattato a 10.000) e con le umilianti 24 ore”.

Il Pd aveva chiesto che tra le emergenze fossero considerate l'edilizia scolastica, allentando il patto di stabilità interno dei Comuni e delle Province, e la necessità di assegnare alle scuole un organico funzionale stabile per almeno un triennio.

La nota prosegue ricordando che il Pd ha “combattuto la sua visione di scuola 'selettiva e competitiva' descritta nel cosiddetto 'decreto sul merito'" e indicato l’esigenza prioritaria di accompagnare gli investimenti per le nuove tecnologie con quelli per la formazione in serviziodegli insegnanti. Inoltre “Avevamo chiesto al ministro di stabilizzare i precari che stanno lavorando su posti vacanti (…) e di assumere quella delega sul reclutamento che il Parlamento aveva già dato al ministro Fioroni” limitando però i concorsi alle classi esaurite o in via di esaurimento, “senza dar vita ad un concorso lotteria”.

E infine: “Dal ministro abbiamo ascoltato moltissimi annunci positivi che non si sono poi concretizzati in fatti e alcune parole davvero fuori posto. Che ora i fallimenti del governo tecnico debbano essere scaricati sui partiti, accusandoli di mancanza di proposta, ci sembra eccessivo”. Segue la domanda citata all’inizio.