I candidati al concorso: La Tecnica della Scuola, 17.12.2012 "Domande a tratti banali, certamente poco adatte per selezionare futuri insegnanti". Altri candidati all’uscita delle preselezioni per il concorso manifestano la loro delusione e stroncano i test "Ho preso 46 su 50 al test. Sono passata, ma sono delusa dalla preselezione. Non permette di selezionare chi ha una reale aspirazione, di differenziarlo da chi ci prova e basta. Le mie domande di italiano erano banali, matematica e lingue più complesse. In tanti sono venuti a tentare. Li capisco, oggi c'è fame di lavoro. Ma che docenti saranno?".
E un’altra aspirante, promossa anche lei con 35 su 50, e anche
mamma, dice: "E una mamma solo se ha un contratto statale può badare
ai figli, fare orari umani. Per questo ho partecipato. Credo
comunque anche nel valore sociale di questa professione. I test non
sono davvero indicativi della preparazione. Sfoltiscono e basta.
Almeno si poteva mettere qualche domanda sull'area di insegnamento
scelta".
“Se vincerò”, dice un trentenne, “penso che sarò in grado di
insegnare. Con i miei titoli posso fare storia dell'arte o disegno.
Immagino che nelle fasi successive del concorso si entrerà nel vivo
della materia. Anche per quanto riguarda i programmi". |