Sostegno: chi ha avuto ha avuto.... da Tuttoscuola, 11.12.2012 Il Miur ha presentato nel seminario nazionale di giovedì scorso sulla disabilità i dati sulla situazione italiana dell’inclusione scolastica. Anche in questo anno scolastico il rapporto docenti di sostegno/alunni disabili è di uno a due, come fissato dalla legge finanziaria 2008. Attualmente infatti i docenti di sostegno sono poco più di 101 mila, mentre gli alunni disabili nelle scuole statali sono poco più di 202 mila. Quella legge aveva previsto anche che quel rapporto medio di un sostegno ogni due disabili dovesse gradualmente diventare omogeneo su tutto il territorio nazionale. Come? riducendo i posti dove il rapporto è sotto il valore di 2 alunni per docente e aumentandoli dove il valore è superiore. Nei primi quattro anni scolastici di applicazione questo però non è avvenuto e non vi sono stati nemmeno segni concreti di inversione di tendenza, secondo la logica iniqua di chi ha avuto ha avuto, e chi ha dato ha dato. E quest’anno come sta andando? Dai dati ufficiosi risulta che tutto è rimasto come prima. Anzi, alcune regioni che già avevano un rapporto ben al di sotto del valore di uno a due, lo hanno ulteriormente abbassato, come è successo in Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Rispetto allo scorso anno in quelle regioni il numero dei posti di sostegno è addirittura aumentato, anche se, nel rispetto della legge, vi erano ragioni e condizioni per fare il contrario. Questa poteva essere una di quelle operazioni di oliatura del sistema che il ministro Profumo avrebbe potuto mettere in atto (ammesso che ne fosse consapevole). Invece… Se con un impegno serio si volesse raggiungere in cinque anni l’obiettivo del rapporto generalizzato di un docente di sostegno ogni due alunni disabili, le regioni del Sud (con la sola esclusione dell’Abruzzo) dovrebbero avere circa 4.400 posti in meno a favore delle altre regioni; le Isole avrebbero anch’esse un surplus di circa 1.600 posti. Per contro le regioni del Centro vanterebbero un credito di oltre 2.400 posti di sostegno, il Nord Ovest quasi 2.300 e il Nord Est mille. Posti che non hanno avuto. La Lombardia avrebbe dovuto ricevere dalle altre regioni duemila posti di sostegno; il Lazio più di 1.800. |