Elezioni, ecco l’agenda di Grillo:
di A.G. La Tecnica della Scuola, 27.12.2012 A meno di due mesi dalle elezioni politiche, anche il M5S presenta le sue proposte, tutte discusse, come prassi del movimento fondato dal comico genovese, nel forum e nel blog ufficiale. Sulla scuola il programma non può che scatenare consensi. Ma nella versione di qualche mese fa c’era anche l’abolizione del valore legale del titolo di studio. Dopo quella dei partiti più rappresentativi e del premier uscente Mario Monti, non poteva mancare l’agenda di governo del movimento politico emergente. A meno di due mesi dalle elezioni politiche, anche il M5S di Beppe Grillo ha così presentato le sue proposte, tutte discusse, come prassi del movimento fondato dal comico genovese, nel forum e nel blog ufficiale. E quello che ne è uscito fuori, ha detto Grillo, è un coagulo di idee, riassunte in un’agenda che "dà molta più fiducia" di quella di Mario Monti. Il programma del Movimento 5 stelle è suddiviso in 16 punti. La scuola è presente in quello che reclama, genericamente, il “ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav”. Una proposta che, sulla carta, avrebbe il consenso elettorale di tutto il vasto popolo che opera nella scuola: dai docenti alle famiglie, dagli studenti maggiorenni al resto del personale che opera nei quasi 10mila istituti scolastici italiani. In effetti, il M5S non ha mai nascosto la sua ostilità per quanto prodotto dall’ultima legislatura nel settore dell’istruzione: pochi mesi fa, in occasione, dell’elezione dei primi rappresentanti grillini il movimento parlava già apertamente, tra le altre cose, di “cancellazione delle riforme Gelmini, insegnamento obbligatorio dell’inglese dall’asilo” e via libera ai libri digitali. Oltre che dell’“abolizione del valore legale del titolo di studio (che ha fatto storcere la bocca a molti n.d.r.) e i finanziamenti solo alla pubblica”.
Anche il resto degli argomenti ritenuti prioritari non sono una
novità. Per completezza, comunque, li riportiamo qui di seguito.
Legge anticorruzione; reddito di cittadinanza; abolizione dei
contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni);
abolizione immediato dei finanziamenti diretti e indiretti ai
giornali; introduzione del referendum propositivo e senza quorum;
Referendum sulla permanenza nell'euro; obbligatorietà della
discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con
voto palese; una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità,
indipendente dai partiti; elezione diretta dei candidati alla Camera
o al Senato; istituzione di un politometro per la verifica di
arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi
vent'anni; massimo di due mandati elettivi; legge sul conflitto di
interesse; misure immediate per il rilancio della piccola e media
impresa sul modello francese; Informatizzazione e semplificazione
dello Stato; accesso gratuito alla Rete per cittadinanza. |