Risposta agli idonei della Calabria

 La Tecnica della Scuola, 15.12.2012

Spett.le Tecnica della Scuola

Per conoscenza all’Ill.mo Sig. Ministro Francesco PROFUMO

Alla Prof.ssa Antonella BOZZO, autrice della lettera e ai sottoscrittori proff. Simona SANSOSTI, Costanza ALFONSO, Amelia ROBERTO, Francesco TALARICO, Marilena LIPORACE, Ersilia SICILIANO.

E’ con grande dispiacere che la sottoscritta Maria Berlingò, docente risultata non idonea all’ultimo concorso per dirigenti scolastici, bandito nel luglio 2011, scrive questa lettera su questa rivista per rendere noto a tutti il suo rammarico e l’ulteriore delusione verso persone che hanno dimostrato di non avere alcuna dignità umana e professionale oltre che denunciare un clima di scorrettezze concorsuali che ha, qui in Calabria, avvelenato gli animi e le menti.

Egregio signor Ministro, se è vero com’è vero, che a noi docenti spetta il compito di educare, istruire e formare le generazioni future allora da persona che “vive” la scuola non” l’attraversa” penso proprio di dover dire che grossi e grandi cambiamenti occorrono proprio a partire dal corpo docente che prima di tutto deve avere una solida impostazione morale e senso di rispetto per il prossimo, chiunque esso sia. Solo allora, Signor Ministro, avrà senso parlare di legalità, di trasparenza e di valori di onestà e solidarietà nelle nostre aule ai nostri ragazzi.

La sottoscritta si è trovata (a sua insaputa e completamente ignara del fatto e del contenuto) a sottoscrivere una lettera scritta dalla collega prof.ssa Bozzo e sottoscritta dai colleghi sopra citati, della quale non solo ne disconosce il contenuto ma se ne dissocia completamente) Pertanto, il seguito della mia lettera è la logica risposta ad un articolo pubblicato sul sito di Tecnica della Scuola il 2/11/2012 e del quale ha preso visione solo da poco.

La collega BOZZO nella lettera riferisce che, “la misura ora è colma” bene, questo se permette lo dico io e il mio collega Francesco BRUNO (anche lui risultato alle prove orali non idoneo) candidati che, inconsapevolmente, si sono visti i loro nomi in calce ad una lettera che non condividono minimamente per le menzogne e le calunnie rivolte verso chi non ha superato gli orali del concorso.

Se la collega BOZZO riferisce di non avere la presunzione di affermare di essere preparatissima, bravissima, intelligente e quant’altro, ma di essere solo una brava docente che insegna sempre la giustizia e la verità, bene, questa lettera è la prova della sua verità!

Questa collega non sa che ingiustamente Maria BERLINGÒ e Francesco BRUNO sono risultati inidonei agli orali, ma tant’è accorta li ha messi di suo (ironia della sorte perché forse lo meritavano più di lei e dei suoi compari) nella graduatoria dei 98 eletti a sottoscrivere le sue supposizioni. Nessuno di noi può essere d’accordo con chi come lei, è risultata tra gli idonei per il semplice motivo che non abbiamo giocato ad armi pari, tutti sappiamo che solo qualcuno si trova in possesso di una buona preparazione che unita ad una valida segnalazione gli ha permesso di essere dentro e non fuori!
E’ stato un concorso truffa, una mascherata dall’inizio alla fine e l’operato della commissione discutibile il più possibile visto che lo stesso Consiglio di Stato non ha potuto fare a meno di constatare l’incompatibilità e la condizione di “fumus boni iuris”. La collega si dice stanca di sentire e leggere di ricorsi e controricorsi…, io pubblicamente le dico di non stancarsi così facilmente perché se per il concorso giudicheranno e decideranno gli organi giuridici preposti, lei e gli altri sottoscrittori dovranno rispondere per diffamazione nei miei confronti.

Nella lettera riferisce che “non sarà certamente lei a contribuire nel suo piccolo alla costruzione di una società più giusta e sana”, io le rispondo che se lo farà come ha fatto per accaparrarsi un titolo che non le si addice proprio, bene allora stiamo proprio precipitando verso il baratro!

Giustizia deve essere fatta, questo lo diciamo tutti noi ritenuti non idonei agli scritti e agli orali (abbiamo avuto modo di godere di elaborati perfetti, impeccabili e validissimi colmi di errori di forma e contenuto) perché mai si è visto più scandalo di questo!

Non è affatto vero che figli di nessuno dentro e i raccomandati fuori. I non raccomandati siamo fuori e i figli di qualcuno dentro! Più o meno ci conosciamo tutti e conosciamo tutti la triste verità, il merito e la qualità stanno a guardare da molto lontano, dentro, per la maggior parte, ci sono persone che non hanno parlato, che hanno riferito delle sciocchezze, che hanno confuso PON con POF… siamo veramente ridicoli! E’ certo, fa comodo girare il manico del coltello dalla propria parte ma, cara collega, sappi che comunque andrà a finire non riconosceremo mai in voi la dignità, l’onestà e il ruolo di una figura apicale quale quella attribuita ad un vero dirigente scolastico.

Altro che dirittura morale e rispetto della legalità!!

E per concludere devo sottolineare che “la frustrazione non è nostra” perché sappiamo benissimo quanto abbiamo lavorato, studiato e cercato di fare del nostro meglio, semmai la frustrazione di cui tanto parli è TUA/VOSTRA perché sapete quello che avete fatto per essere dentro.

Dimenticavo... l’allusione ai certificati medici, io sono una di quelle che ha dovuto rimandare la prova e ti dico che non ho alcun timore di renderlo pubblico ma, non auguro a nessuno di rimandare un misero orale di concorso quando c’è in gioco la propria vita!

Siamo tutti sotto questo cielo, VERGOGNATEVI TUTTI.

Prof.ssa Maria BERLINGÒ autrice
Prof. Francesco BRUNO sottoscrittore


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