Stanno votando tutti, ma proprio tutti, in questa consultazione sul valore legale della laurea partita due settimane fa. L’Udu ha fatto risorgere Napoleone e Elvis Presley. Qualche giornalista ha ripetuto lo scherzo e anch’io mi sono divertita a dimostrare al Miur quanto sia facile falsificare i risultati della sua consultazione.

A viale Trastevere rispondono di essere tranquilli. E’ stato proprio il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ad insistere per avere il codice fiscale come unico segno di riconoscimento mentre i tecnici gli proponevano controlli molto più rigidi: dal codice identificativo del computer per evitare accessi multipli, a documenti come la carta d’identità e altri. Si tratta di una consultazione online, la parola d’ordine deve essere la snellezza, la velocità: non si possono avere schermate su schermate di dati da riempire per ottenere la registrazione necessaria per partecipare alla consultazione, ha insistito il ministro.

E, così, codice fiscale fu. Per votare, quindi, basta semplicemente avere il numero rilasciato dal Fisco e una mail. Ci si registra, arriva la mail di conferma, si clicca e si apre la schermata con le domande. Non c’è un sì o un no secco da scrivere, i quesiti sono più articolati. Secondo qualcuno sono anche volutamente più complessi in modo da indurre in errore ad un certo punto chi partecipa e orientare il risultato finale.

Il 24 aprile, alla fine della consultazione, i risultati verranno inviati alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate per verificare il valore dei codici fiscali. Tutti i vari Napoleone e altri personaggi inventati saranno eliminati, a comporre il risultato saranno solo le identità vere.

Come quelle che ho scelto io per superare i controlli e votare comunque. Due codici fiscali perfettamente validi, di persone di famiglia o amici che si prestano, e il gioco è fatto. Non è difficile, basta conoscere data e luogo di nascita, inserirli nel generatore di codici fiscali presente in rete e in pochi secondi se ne possono creare a volontà, tutti perfettamente validi. Io ho fatto votare i miei due prestanome in modo tale da non creare alcun effetto sul risultato finale: uno a favore, l’altro a sfavore. Ma avrei potuto anche procurarmi i dati del presidente del Consiglio o del ministro dell'Istruzione e farli risultare come contrari all'abolizione del valore legale della laurea e procurando un serio disorientamento in tutti. Bastano alcune migliaia di persone in tutt’Italia che abbiano voglia di divertirsi un po’ e la consultazione rischia grosso.

Nemmeno questa consapevolezza spaventa il ministero. Hanno raggiunto già cifre ragguardevoli di gradimento della consultazione. Alle 17 di ieri pomeriggio, lunedì 2 aprile, avevano chiesto di registrare la domanda in 26.488 ed erano arrivati 17.355 voti effettivi. Alla fine della consultazione dai voti effettivi saranno eliminati quelli non validi anche se saranno comunque esaminati perché dalle parti di viale Trastevere pensano che sia interessante capire come la pensano coloro che volevano boicottare la consultazione.

Resteranno i voti validi, compresi i miei due e quelli di chi vorrà far votare amici, familiari e conoscenti. Secondo il ministero saranno comunque una percentuale irrilevante rispetto al totale, del tutto ininfluente rispetto al risultato. Non è detto che sia così ma a viale Trastevere alla fine allargano le braccia: quando anche si faccia saltare la consultazione che cosa si otterrebbe? Il Miur ha tentato di portare uno strumento sullo stile americano e europeo in Italia. Se poi l’Italia continua a voler fare l’Italia, peggio per gli italiani.

Ecco le domande registrate regione per regione aggiornate a ieri pomeriggio:

Abruzzo 575
Basilicata 275
Calabria 947
Campania 2443
Emilia Romagna 1588
Friuli Venezia Giulia 482
Lazio 3055
Liguria 581
Lombardia 3271
Marche 604
Molise 108
Piemonte, 1329
Puglia 2313
Estero, 51
Sardegna 1112
Sicilia 2446
Toscana 1533
Trentino Alto Adige 283
Umbria 356
Valle d'Aosta 56
Veneto 1719