ITALIANS
Ministro Profumo, la tecnologia a scuola Luca Fava, Il Corriere della Sera, 8.4.2012 Ho letto con sgomento le dichiarazioni del Ministro Profumo a proposito dei compiti a casa. Sembra evidente che anche il governo dei tecnici sia incapace di sottrarsi al fascino demagogico di una ideologia pericolosa per i nostri figli. La pedagogia “moderna” dello studio come attività ludica e non stressante sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo occidentale (anche nella scuola internazionale che le mie figlie frequentano). Questa ideologia tende a eliminare la fatica dello studio suggerendo che si possa raggiungere la conoscenza in modo facile e giocoso. Non è così e i compiti a casa sono importanti proprio per addestrare i ragazzi alla capacità di applicarsi, allo sforzo di comprensione tenace, alla disciplina mentale. Sono l’unico modo con cui si può imparare ad organizzare il proprio sapere. Non si può eliminare questo cruciale momento di confronto con se stessi in cui si capisce che il lavoro paga, che con l’applicazione i risultati arrivano. Quando suggerisce agli studenti che una versione di latino può essere copiata da internet, il Ministro sembra poi condividere un’altra ideologia che chiamerei l’illusione tecnologica; la falsa idea secondo cui la rivoluzione digitale ha reso obsoleto lo studio. E’ un’idea grottescamente ingenua buona solo per i gonzi. L’informazione è nulla senza lo spirito critico, senza il filtro della conoscenza, in ultima analisi senza la cultura. Internet è un meraviglioso strumento per chi ha la cultura per trovare una via nel mare di informazioni e dati che altrimenti sommergerebbero il malcapitato utilizzatore. L’unico modo che conosco per crearsi un minimo di cultura è lo studio, il lavoro, il sacrificio.
Non esiste una
scorciatoia, le nostre menti non sono un vaso in cui basta versare
dati tramite un PC. Prima i nostri figli lo capiscono e meglio sarà
per loro. Ecco perché lancio un appello per un movimento a favore
dello studio e a difesa del compito a casa. Un movimento a difesa
del futuro dei nostri figli. |