Le nuove tecnologie educative
servono ai docenti. Agli studenti no

E' la conclusione di uno studio svedese
sull'impatto di questi strumenti per l'apprendimento

 Tuttoscuola, 26.4.2012

L'introduzione di strumenti hi-tech per l'insegnamento nelle classi scolastiche si accompagna spesso alla promessa di un apprendimento avanzato e rivoluzionario da parte degli studenti. Ma una ricerca dell'Universitą di Goteborg, in Svezia, ha dimostrato che le nuove tecnologie di per sč non aumentano le capacitą degli allievi ma piuttosto rappresentano una nuova sfida per i professori.

Goran Karlsson ha studiato come le tecnologie didattiche - come animazioni tridimensionali e modelli di simulazione - influenzino l'istruzione dei ragazzi della scuola superiore. "Abbiamo scoperto che non esiste alcun legame dimostrato tra l'apprendimento hi-tech e il miglioramento delle facoltą di acquisizione dei contenuti", ha spiegato Karlsson. "Al contrario, il nostro studio - ha proseguito - ha rilevato che c'č il rischio che gli studenti lasciati soli con l'applicazione possano male interpretare i concetti".

La ricerca evidenzia che la vera avventura č per gli insegnanti "che hanno difficoltą a mediare tra il proprio metodo e quello innovativo e, soprattutto, devono impegnarsi a colmare rapidamente ed esaustivamente i gap interpretativi e di contenuto che i ragazzi ricevono dall'input hi-tech", ha concluso Karlsson.