La scuola nel DEF approvato dal Governo di R.P. La Tecnica della Scuola, 18.4.2012 Il Documento riprende (e rimodula) gli obiettivi della "Stategia di Lisbona". Di nuovo c'è davvero poco. Ma in questo momento non si conosce ancora il testo definitivo e integrale del documento che dovrebbe essere noto nei prossimi giorni. Nel Documento di programmazione economico-finanziaria approvato il 18 aprile dal Governo ci sono almeno due o tre punti che riguardano anche la scuola. Si tratta per lo più di dichiarazioni di intenti, ma di questi tempi è già qualcosa. Vediamo di che si tratta. Intanto viene ripreso un obiettivo già previsto da tempo e che ora viene “rimodulato”: si tratta infatti di ridurre il tasso di abbandono scolastico al 15-16%, ma va precisato che 10 anni fa l’Unione europea aveva previsto che entro il 2010 si sarebbe dovuti scendere al 10%. In realtà in Italia il tasso era del 25% nel 2000 e del 19% nel 2008. Adesso si “spera” di scendere al 15% entro il 2020. Altro obiettivo riguarda la percentuale di popolazione in possesso di un diploma di scuola superiore: nel DEF si parla di arrivare al 26-27% anche se per la verità già oggi siamo intorno al 26% (mentre diversa è la questione della percentuale di diplomati fra i giovani). Nel documento approvato dal Governo si parla anche di 220 milioni stanziati per un piano di edilizia scolastica nel Mezzogiorno oltre che di un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente e di una non meglio precisata “Fondazione per il Merito”. Un accenno viene fatto anche a “piani di azione integrate affidati a reti di scuole ed attori del territorio”, ma di cosa si tratti nel concreto non è dato di capire. Nei prossimi giorni si dovrebbe conoscere il testo completo del documento e quindi sa ne dovrebbe sapere qualcosa di più. |