Istruzione.

Assessore veneta scrive a Ministro Profumo
su diminuzione dotazioni organiche
Dirigenti scolastici:
"La Regione Veneto è fortemente preoccupata.

Comunicato stampa n° 636 del 10/04/2012

a cura dell'Ufficio Stampa della Regione Veneto, 10.4.2012

L’Assessore regionale all’istruzione ha inviato una lettera al Ministro Francesco Profumo in relazione alle dotazioni organiche dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2012-2013 che risulterebbero decurtate da parte ministeriale di una settantina di dirigenti. “La Regione del Veneto è fortemente preoccupata – scrive l’esponente del governo regionale - per il taglio drastico e punitivo oltre il ragionevole ed è ferma opinione di questa Amministrazione che il numero delle dirigenze da assegnare al nostro territorio debba almeno corrispondere al numero delle autonomie scolastiche previste dalla delibera regionale n. 120 del 31 gennaio 2012 per l’A.S. 2012-2013, confermando così l’impostazione suggerita anche da codesto Ministero, in particolare per le realtà che maggiormente si avvicinano ai parametri fissati dalla norma”. “Si ribadisce – aggiunge l’Assessore rivolgendosi a Profumo e alla direzione generale per il personale scolastico – che questa Amministrazione, con l’intervento anche delle realtà rappresentative del territorio ha operato considerando come parametro dimensionale delle Istituzioni scolastiche il valore medio calcolato a livello regionale in uno spirito di leale e fattiva collaborazione con codesto Ministero, in linea con le disposizioni impartite, che pare non trovare un riscontro invece nel trattamento riservato. Infatti – rileva – la dimensione delle autonomie scolastiche del nostro territorio per il I ciclo si avvicina al parametro di 1000 alunni, nello specifico è pari a 983 studenti; per l’anno scolastico 2012-2013 risultano verticalizzate in Istituti Comprensivi il 93% delle Istituzioni scolastiche, il 17% in più rispetto al corrente anno scolastico. Dato che le norme suaccennate sono intervenute a modificare i parametri nella fase operativa del processo di dimensionamento regionale, molti comuni, in linea con i precedenti criteri, si sono attivati non in tempo utile per il 2012-2013, ma stanno già fattivamente operando, in linea con l’intesa assunta in Conferenza delle Regioni e Province Autonome di raggiungere la convergenza sui parametri ottimali, coerenti con le disposizioni in vigore, previsti nel corso del 2013-2014”. Infine l’Assessore ricorda al Ministro e ai suoi uffici che “il principio di gradualità non va inteso come mera proroga di termini nella realizzazione di un piano di dimensionamento, con la conseguente inesorabile e meccanica applicazione delle pur indiscutibili disposizioni previste dalla norma, ma come progressiva adozione di provvedimenti che, senza pregiudicare il servizio nella sua altrettanto inderogabile funzionalità, consentano di adattare la complessa e articolata struttura di un delicato sistema come quello scolastico veneto,capillarmente diffuso sul territorio, alle nuove dimensioni prescritte dalla legge”.

Per quanto riguarda il dimensionamento delle rete scolastica per l’Anno Scolastico 2012-2013 si ricorda che in sintesi le determinazioni della Giunta regionale sono state, sinteticamente, le seguenti:

- con riferimento agli Istituti del I° ciclo è interessante far rilevare che si è passati a livello regionale da 113 Direzioni Didattiche e Scuole Medie Statali nell’A.S. 2011-2012 a 28 nell’A.S. 2012-2013, con una diminuzione di ben 85 dirigenze, e che gli I.C. sono passati da 368 nell’A.S. 2011-2012 a 406 nell’A.S.2012-2013.

Ciò che risulta ancora più significativo è far notare come le dirigenze siano passate da 481 per l’A.S. 2011-2012 a 434 per l’A.S. 2012-2013, con una riduzione quindi di ben 47 dirigenze. Per quanto riguarda invece la media di alunni a livello regionale presenti per autonomia scolastica, si è passati da una media regionale di 886,1 per l’A.S. 2011-2012 a 983,0 per l’A.S. 2012-2013. Sono valori sostanzialmente prossimi al traguardo previsto delle 1.000 unità, tenendo presente che la provincia di Rovigo è quella che soffre maggiormente delle criticità dovute alla conformità territoriale, alle problematiche socioeconomiche nonché alla scarsa densità demografica, fattori per i quali incide negativamente sulla media regionale;

- con riferimento al II° ciclo si è passati da 215 dirigenze per l’A.S. 2011-2012 a 212 per l’A.S. 2012-2013, quindi 3 dirigenze in meno e che la media di alunni per dirigenza a livello regionale è aumentata da 926,4 dell’A.S. 2011-2012 a 939,6 previsti per l’A.S. 2012-2013.