La scuola primaria preferisce Tuttoscuola, 19.4.2012 Prendendo a prestito il gergo sportivo, potremmo dire che nella scuola primaria (statale e paritaria) le Indicazioni per il curricolo (Fioroni) hanno battuto ai punti le Indicazioni nazionali (Moratti): 51 a 39. Sono infatti questi i valori percentuali di massima applicazione che le scuole primarie hanno dichiarato nel monitoraggio sulle Indicazioni, il cui report è stato pubblicato ieri dal Miur, dopo la pubblicazione nei giorni scorsi di quello della scuola dell’infanzia e di quello generale. Manca ora soltanto il report sulla scuola secondaria di I grado, ma è facile prevedere che, dopo quanto si è visto per la scuola dell’infanzia e della scuola primaria, anche i prof della scuola media dovrebbero aver dichiarato una maggiore applicazione nell’ultimo triennio delle Indicazioni per il Curricolo. Nel report pubblicato dal Miur (www.istruzione.it) per la scuola primaria si precisa che “Le domande finali del questionario erano finalizzate a rilevare il livello di utilizzazione delle Indicazioni nazionali e delle Indicazioni per il curricolo, secondo l’intensità (da “per niente” a “molto”) della loro applicazione nell’ultimo triennio. Non è stata richiesta alle scuole una valutazione sul merito delle Indicazioni, bensì una informativa sul loro stato di attuazione. Erano previsti quattro livelli di applicazione: per niente, poco, abbastanza, molto. Per quanto riguarda l’applicazione delle Indicazioni nazionali il grado di “molto” ha fatto registrare nella media nazionale il 39% e quello di “abbastanza” il 52%. Gli stessi valori sono stati confermati per il settore statale, mentre il settore paritario ha fatto registrare il 45% per “molto” e il 48% per “abbastanza”. Per quanto riguarda invece le Indicazioni per il curricolo il grado di applicazione di “molto” ha fatto registrare nella media nazionale il 51% e quello di “abbastanza” il 46%. Anche qui quei valori valgono per la scuola statale, mentre il settore paritario ha fatto registrare il 45% per “molto” e il 48% per “abbastanza”. Nella revisione delle Indicazioni, prevista entro quest'anno quella specie di vittoria ai punti potrebbe pesare.
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