Concorsi di Istituto in Lombardia
Educazione & Scuola
4.4.2012
Il 4 aprile il
Consiglio della Regione Lombardia approva, con 43 voti a favore, 24
contrari e 1 astenuto, la
Legge regionale su “Misure per la crescita, lo sviluppo e
l’occupazione”.
In particolare l’art. 8
della legge regionale consente alle scuole statali, a livello
sperimentale, di reclutare il personale docente con un concorso
d’istituto, i cui criteri saranno stabiliti dalla Giunta regionale
in accordo con il Governo nazionale.
Di seguito il
comunicato stampa della Regione Lombardia:
Via libera alle nuove modalità di reclutamento degli insegnanti
(04.04.12) In Lombardia potranno essere le istituzioni
scolastiche a reclutare direttamente il personale docente. E’
quanto prevede l’articolo 8 del progetto di legge 146 “Misure
per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione” (relatore, Mario
Sala, PdL), approvato questa mattina a maggioranza dal Consiglio
regionale.
La seduta si è aperta proprio con il dibattito e la votazione di
questa norma, così come modificata da un emendamento dello
stesso relatore Sala. Respinti invece tutti i sub emendamenti
presentati, circa 60 firmati dall’Italia dei Valori. La nuova
norma stabilisce che le Istituzioni scolastiche statali, a
titolo sperimentale, possono organizzare concorsi per reclutare
il personale docente, con incarico annuale, necessario a
svolgere le attività e favorire la continuità didattica. Alla
selezione, che avverrà – si legge – nel rispetto dei principi di
trasparenza, pubblicità e imparzialità, potranno partecipare gli
insegnanti iscritti alle graduatorie provinciali fino ad
esaurimento.
“Nonostante la nuova formulazione renda migliore il testo
dell’articolo – ha detto il Consigliere regionale Fabio Pizzul (PD)
- restano comunque tutti i limiti e le criticità legate a questa
scelta. Rimane dunque una forzatura che sarebbe stato meglio
evitare nell’ottica di un impegno concreto verso una riforma sul
tema del reclutamento degli insegnanti”. “L’articolo 8 – ha
spiegato Luciana Ruffinelli (Lega Nord) – sta dalla parte della
scuola, degli studenti e delle loro famiglie. Abbiamo preso
tutte le precauzioni del caso: la sperimentazione partirà dopo
un accordo col MIUR, si utilizzeranno solo gli insegnanti
iscritti nelle graduatorie provinciali fino a esaurimento e
saranno garantite imparzialità, trasparenza e pubblicità nella
selezione”. “Mi pare che la proposta dell’opposizione – ha
continuato il Capogruppo del PDL Paolo Valentini – di stralciare
questa norma nell’ottica di una riforma sia solo ostruzionistica
perché l’articolo 8 non è frutto di un blitz della maggioranza
ma è da tre mesi che se ne parla”. “E’ vero che se ne parla da
tre mesi – ha replicato Stefano Zamponi (Capogruppo IdV) – ma in
questo caso si tratta esclusivamente di una volontà ideologica e
rappresenta una presa di posizione di chi ha una concezione
della scuola opposta alla nostra”.