Il Gruppo di Firenze: Tuttoscuola, 16.4.2012 Sul tema dell'abolizione dei voti bassi e delle bocciature interviene anche Giorgio Ragazzini del Gruppo di Firenze, che ci ha scritto questo contributo che pubblichiamo: Per come è espressa da “Tuttoscuola”, la soluzione dei livelli di apprendimento raggiunti, oltre che presupporre l’abolizione del valore legale del titolo di studio, non offre possibilità di rimediare alle carenze. Uno studente a cui viene certificata l’insufficienza in matematica in prima, che fa? Se la tiene per sempre? E che strada può prendere al termine del secondo ciclo uno che ha solo due o tre sufficienze? Più logico e funzionale, anche se molto più complesso da organizzare, sarebbe un sistema "a livelli", fatto di “corsi” (magari anche semestrali) un po' come all'università: tot di italiano, tot di chimica e via dicendo. Se uno è insufficiente nel primo corso o livello di una o più materie, "boccia" e rimane indietro solo in quelle e dovrà ripetere il relativo corso, invece dell'anno come ora. Si può immaginare che alla fine ci si trovi a dover restare un anno in più a scuola, ma per seguire solo i corsi in cui si è indietro. Solo alla fine e dopo un numero di tentativi da stabilire, sarebbe logico certificare che in certi settori la sufficienza non c’è. Giorgio Ragazzini (Gruppo di Firenze)
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