L’equivoco delle liste di attesa Tuttoscuola, 12.4.2012 Spesso le liste di attesa dei bambini che al momento dell’iscrizione non hanno trovato posto nella scuola dell’infanzia desiderata vengono addotte per dimostrare l’impossibilità di soddisfare la domanda delle famiglie a causa della carenza (o dei tagli) di organico docente. Le cose non stanno proprio così, perché al momento dell’iscrizione normalmente non si può impedire ad una famiglia di “tentare” l’iscrizione in una scuola più gradita di altre (per la fama di buona scuola, per vicinanza al posto di lavoro, perché sotto casa, per economicità delle rette, ecc.). Al momento delle iscrizioni si formano liste di attesa che spesso sono doppioni di iscrizione. Però, se si va a verificare a settembre-ottobre cosa è rimasto di quelle liste, si scopre spesso che gli elenchi si sono azzerati del tutto o quasi. In questo equivoco delle liste di attesa virtuali cadono spesso anche sindacalisti o parlamentari, quando cercano motivazioni per salvare o incrementare gli organici del personale docente. Potrebbe essere questo anche il caso della presa di posizione del deputato palermitano del Pd, Alessandra Siragusa, che ha annunciato la presentazione di un'interrogazione alla Camera per i tagli di organico complessivo che hanno colpito le scuole siciliane nei diversi ordini di scuola. Per quanto riguarda in particolare la scuola dell’infanzia, l’on. Siragusa afferma che “Colpisce in particolar modo il taglio all'organico di 59 unità per la scuola materna: una decisione quanto mai incomprensibile se si considera che vi sono centinaia di bambini in lista d'attesa, circa 2700 in tutta la Sicilia!”. Forse la parlamentare siciliana non sa quest’anno nelle scuole statali siciliane sono iscritti più di 8.100 bambini anticipatari (il 7% del totale), un dato che grosso modo viene confermato ormai da tre anni a questa parte. Per disposizione ministeriale gli anticipatari hanno diritto di iscrizione dopo i bambini in età.
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