Prosegue il dibattito sui compiti a casa De Mauro: ‘datemi la Francia’... Tuttoscuola, 19.4.2012 Prosegue il dibattito sui ‘compiti a casa’, e sulla proposta di limitarne l’assegnazione da parte dei docenti, estendendo all’Italia un orientamento che si sta affermando in Francia, come già riferito da Tuttoscuola in servizi e interviste. A scendere in campo sulla questione, nel contesto di un’ampia intervista rilasciata a Giuseppe Grasso per la testata online Affari.it, è ora il prof. Tullio De Mauro, già ministro dell’istruzione con il governo Amato 2 (2000-2001), che prende nettamente le distanze dall’idea, in parte condivisa dall’attuale ministro Profumo, di limitare i compiti a casa anche per gli studenti italiani. “Datemi il resto della scuola francese, anzi datemi la Francia, la sua cura straordinaria per l’istruzione sentita e onorata nei fatti come impegno della nazione, da cui discendono le forti strutture e gli abiti e tradizioni di apprendimento (e le biblioteche e gli alti indici di lettura), datemi questo e poi sarà sensato discutere se adottare o no un pezzetto del funzionamento complessivo”. Più in generale il giudizio di De Mauro sulla scarsa attenzione che l’attuale governo riserva ai problemi della scuola e dell’università (che a suo avviso sta ancora peggio) è severo. “Una volta ho sentito da Monti un cenno, corretto ma vago, della rilevanza negativa che hanno i nostri deficit di cultura nello sviluppo anche economico e produttivo. Un accenno è meglio che niente, ma è assai poco rispetto al cambio di passo e di organizzazione del bilancio dello stato che sarebbe necessario e che, se passo si volesse cambiare, coinvolgerebbe in Italia come in altri paesi del mondo la diretta responsabilità politica del capo del governo: come accade con Merkel e Obama, Sarkozy e Cameron e Chavez ecc.”. Perfino Chavez…
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