Profumo: Occorre convertire
università e scuola all'inglese

 Tuttoscuola, 13.4.2012

"In alcuni atenei di prestigio e in alcuni settori" dovrà diventare "normale" proporre agli studenti corsi interamente in inglese, come farà il Politecnico di Milano a partire dal 2014. Lo spiega il ministro Francesco Profumo in una intervista alla Stampa.

"Poco alla volta diventeremo un Paese normale", continua il ministro. Perché "finora il fattore linguistico ha rappresentato una barriera: per i nostri studenti, in difficoltà nel competere con i loro coetanei stranieri. L'italiano penalizza la nostra capacità di attrarre studenti dall'estero. Chi viene a studiare in Italia deve imparare la nostra lingua, perché dovrà essere un nostro ambasciatore nel paese d'origine. Però non credo debba farlo necessariamente in aula".

Il processo di transizione all'inglese, comunque, dovrà essere "guidato. E andare di pari passo con un'opera di promozione internazionale del sistema Italia, che coinvolga anche il sistema delle imprese. E con un portale che raggruppi tutte le università e di ciascuna mostri servizi e opportunità: quali corsi offrono, in che lingua, con quante borse di studio e possibilità di tirocinio. Introdurremo i test d'ingresso in inglese per ingegneria, medicina, economia e architettura. E abbiamo firmato un accordo con le questure per il rilascio dei documenti necessari. Tutto per attrarre più stranieri".

Verrà poi intensificato lo studio dell'inglese a scuola: "Chi si iscrive ad alcune facoltà deve già possedere solide proprietà linguistiche. Non può essere l'università a farsene carico, se non in fase transitoria. Bisogna cominciare prima".