Gb, Cameron invoca più disciplina: di A.G. La Tecnica della Scuola, 20.4.2012 Durante un intervento sulla riforma della scuola tenuto a Dumfries, nella Scozia sud-occidentale, a sostegno della campagna elettorale locale, il premier si è così espresso: è bene che i bambini si alzino in piedi quando i loro genitori o l'insegnante entra in classe. Per tornare a trasmettere ai giovani i valori delle vita bisogna recuperare i valori di una volta, ad iniziare dal rispetto che i giovani devono portare per gli adulti. Quante volte abbiamo sentito ripetere questa espressione? Tantissime. Ma in rari casi applicarla. Se ne è accorto anche il premier britannico David Cameron, che dopo aver appurato di persona la scarsa propensione degli alunni delle scuole del suo paese verso il rispetto delle regole ha invocato il ripristino di una "vera disciplina". Cameron ha quindi espresso una certa nostalgia per le buone norme non scritte di un tempo: come quelle di insegnare ai bambini che frequentano la scuola di alzarsi in piedi quando i genitori o l'insegnante entrano in aula. Durante un intervento sulla riforma della scuola tenuto a Dumfries, nella Scozia sud-occidentale, a sostegno della campagna elettorale locale, il premier si è così espresso: "è bene che i bambini si alzino in piedi quando i loro genitori o l'insegnante entra in classe. Serve una vera disciplina e l’adozione di standard rigorosi. Sono temi difficili - ha aggiunto il premier - in cui i bambini possono fare esperienza di successi e fallimenti. Queste cose accadono se si crede nelle scuole, nella libertà di scelta e se si garantisce maggiore informazione alle famiglie". Poi, più in generale, sempre riferendosi alla necessità di ridare autorevolezza agli adulti che si occupano dell’educazione delle nuove generazioni, ha aggiunto: "date ai presidi e ai loro collaboratori la libertà di insegnare e di gestire le scuole; date ai genitori – ha concluso il premier britannico - una maggiore scelta e trasparenza sulle scuole e sui loro risultati e avrete fantastici risultati". Rimane solo un dubbio: ma i giovani di oggi sono disposti ad accettare acriticamente quelle rigide regole di un tempo che genitori e nonni hanno dovuto subire in modo incondizionato? |