il caso

La beffa dei dottorandi

Tassate le borse di studio per ricercatori e specializzazione e formazione medica.
Due giorni di sciopero nei Policlinici. E gli incentivi per la ricerca?

Flavia Amabile La Stampa, 16.4.2012

Per gli ospedali italiani non saranno due giorni tranquilli: oggi e domani i venticinquemila specializzandi in medicina generale scioperano contro il governo. Non protestano per una norma ad hoc, in realtà sono i più colpiti da un provvedimento che riguarda tutti i dottorandi. Chiedono infatti la cancellazione della norma prevista dal decreto fiscale in discussione alla Camera che impone la tassazione Irpef su tutte le somme corrisposte a titolo di borsa di studio.

Un emendamento approvato al Senato ha solo lievemente addolcito la novità, stabilendo che si applicherà alle somme che formano il reddito per la parte eccedente gli 11.500 euro. Saranno sottoposte a prelievo fiscale le borse di studio per la frequenza dei corsi di dottorato di ricerca, di perfezionamento e di specializzazione erogate dalle Università e i contratti di formazione medica specialistica a queste equiparate, nonché gli assegni erogati dalle Regioni. Insomma, una platea molto più ampia dei giovani medici.

Pochi mesi fa nel decreto Salva-Italia il governo ha bloccato la indicizzazione di tutti gli assegni da pensione superiori ai 1400 euro. E ora ha pensato di chiedere un contributo anche ai giovani ricercatori. Ma è giusto? In Italia la ricerca universitaria è in affanno, e la fuga dei cervelli all’estero è un tema all’ordine del giorno. Provvedimenti come questo non fanno che penalizzarla ulteriormente?