Compiti a casa: bacchettato il ministro

Il Gruppo di Firenze dissente dalla posizione di Profumo
favorevole alla riduzione dei compiti

 Tuttoscuola, 2.4.2012

In Francia alcune associazioni dei genitori proclamano due settimane di boicottaggio ai compiti a casa. In Italia sembrano prevalere opinioni contrarie, con esclusione del ministro dell’istruzione che sembra strizzare l’occhio alla proposta d’oltralpe.

Il Gruppo di Firenze “per la scuola del merito e della responsabilità” interviene sulla questione, bacchettando il ministro Profumo per la sua apertura alla proposta di ridurre al minimo i compiti, allineandosi ai sostenitori del no alla francese, “senza incertezze e con motivazioni sconcertanti”.

“Il ministro Profumo – scrive il Gruppo di Firenze - che senza clamori avrebbe potuto informarsi presso le scuole su come stiano effettivamente le cose e sentire cosa ne pensano gli insegnanti e i dirigenti, si allinea senza incertezze con motivazioni a dir poco sconcertanti: “Una versione di latino può anche essere copiata da internet. Credo sia più interessante far lavorare i ragazzi con strumenti logico-deduttivi (una traduzione o un problema matematico non lo sono?). O farli uscire da casa per seguire un progetto organizzato dalla scuola (tutti i giorni?). Sì, sono d’accordo nel dare meno compiti a casa (meno di quanto?). Dobbiamo insegnare a fare gruppo ed evitare che gli studenti si isolino nella loro cameretta” (ma non è proprio così che i ragazzi possono esercitare la loro capacità di concentrarsi, oggi mediamente molto labile?).

Il Gruppo di Firenze insiste sulla critica a Profumo, aggiungendo: “Sgomenta la spensieratezza con cui si continua a bombardare l’autorità degli insegnanti e si rafforza nei giovani l’idea onnipotente di poter raggiungere tutto senza fatica. E sgomenta in particolare, duole dirlo, che il Ministro dell'Istruzione, con il ruolo che ha, si associ a una proposta così mal posta e demagogica, neanche volesse inseguire il consenso degli elettori.”