Valutazione autentica Il contributo si propone di ricostruire un’esperienza realizzata all’interno di un percorso di ricerca-azione sulle competenze nei processi di apprendimento nella scuola statale secondaria di primo grado “don Milani Colombo” di Genova. Il lavoro descritto, esportabile in altre realtà scolastiche, vuole invitare a riflettere sulla possibile riorganizzazione dei curricoli di lingua straniera e su una loro progettazione per competenze. Una esperienza presentata al 2° convegno di Education 2.0. Michael Pedrelli e Carmela Oliviero, da Education 2.0, 12.4.2012 All’interno di un più ampio progetto su contesti e processi di apprendimento in atto dal 2008, il Dipartimento di lingue straniere della scuola sperimentale Don Milani di Genova, mettendo in campo un’analisi dei processi di acquisizione e valutazione delle competenze con l’allestimento di situazioni di problem solving e problem posing significative e autentiche e la messa a punto di sistemi efficaci di osservazione, ha scelto di concentrarsi sullo sviluppo operativo di strumenti di valutazione idonei a valutare “per competenze”, in maniera trasversale alle diverse lingue studiate all’interno dell’istituto. Prendendo spunto dalle abitudini più diffuse tra i giovani utenti della rete, si è stabilito di costruire una situazione problematica aperta che promuovesse le competenze di lettura di testi sequenziali e discontinui in rete finalizzata alla progettazione di un viaggio. Il compito autentico da assolvere mobilitando tale competenza si è articolato in una dettagliata consegna e ha previsto l’utilizzo di due lingue comunitarie: inglese e spagnolo. In stretto parallelismo con la determinazione del compito autentico, si è proceduto alla creazione di idonei strumenti valutativi. La redazione di una “rubric” ha permesso di individuare le diverse dimensioni che integrano la competenza, comprese quelle “sommerse”, legate all’atteggiamento nei confronti del lavoro, alla disponibilità ad apprendere, al confronto e all’autoanalisi dei processi attivati. A partire dalla rubrica sono stati generati strumenti di osservazione e rilevazione diversificati, utili per esplorare il fenomeno in atto da prospettive di analisi diverse. Ciò, in particolare, ha fornito un mezzo per soddisfare la necessità di utilizzare i processi valutativi per comprendere i percorsi personali di apprendimento in un’ottica multidimensionale e di riconoscere l’importanza dell’autovalutazione quale riflessione del soggetto in formazione sul proprio processo di apprendimento. In particolare, gli strumenti realizzati più significativi sono stati un QUESTIONARIO ON-LINE e sua tabulazione in Google Documenti, che ha consentito l’esercizio dell’autovalutazione e della valutazione tra pari, garantendo l’emergere di maggior ricchezza di spunti, suggerimenti critici e la ricostruzione delle “intenzioni” dei soggetti coinvolti; e una GRIGLIA DI OSSERVAZIONE dell’insegnante, che ha messo a fuoco l’osservazione oggettiva. La triangolazione di diverse prospettive di lettura si è infine concretizzata nella costruzione di una SCHEDA DI VALUTAZIONE NOMINALE che ha permesso il confrontarsi e l’integrarsi dei dati emersi. L’esperienza ha consentito di proporre al Collegio dei docenti importanti osservazioni. Innanzitutto, l’esplorazione nel web non è risultata essere un’abilità da prendere per scontata, necessita infatti di un proprio know how, e cioè comprendere la gerarchizzazione delle informazioni nella struttura del sito e permettere quindi, insieme all’utilizzo di conoscenze prettamente linguistiche, l’attivazione di schemi mentali caratteristici di un utente consapevole della rete. L’attivazione di processi di auto ed etero valutazione ha poi inciso sul senso di responsabilità e ha evidenziato il rapporto problematico tra processi auto valutativi e l’autostima. L’uso contemporaneo delle due lingue, infine, non ha creato interferenze, ma ha reso possibile l’emergere in maniera più esplicita, nell’attività di problem solving, difficoltà e strategie di risoluzione comuni. Concludendo, il percorso ha permesso di riflettere sulla riorganizzazione del curricolo linguistico attorno allo sviluppo di competenze e assetti logico-organizzativi tipici dell’era digitale (per es. ricerca di informazioni e prodotti on-line) e processi di autovalutazione. Inoltre, la progettazione didattica indirizzata verso un’integrazione tra le diverse discipline linguistiche consente una compenetrazione delle competenze e delle strategie metalinguistiche. |