Concorso a cattedre:
nelle discipline umanistiche,
latino e greco in pole position?

di Aldo Domenico Ficara da Regolarità e Trasparenza nella Scuola, 26.8.2012

In molti difendono il liceo classico perché, qualunque professione si faccia, una certa impronta resta per sempre. Non a caso una grandissima generazione di medici, ingegneri, economisti hanno avuto una formazione umanistica. Non a caso i più raffinati commentatori dell’Economist, del Financial Times e del New York Times amano di tanto in tanto esibirsi in citazioni in latino o in greco. Per insegnare nella A052, materie letterarie, latino e greco nel liceo classico secondo il DM22/2005 bisogna aver conseguito i seguenti crediti universitari: 24 crediti in L-FIL-LET-02 (area della lingua e letteratura greca antica); 24 crediti in L-FIL-LET-04 (area della lingua e letteratura latina); 12 crediti in L-FIL-LET-10 (area della letteratura italiana); 12 crediti in L-FIL-LET-12 (area della linguistica italiana); 12 crediti in M-GGR-01 (are della geografia umana);12 crediti in L-ANT-02 (area della storia greca); 12 crediti in L-ANT-03 (area della storia romana), in altre parole un impegno culturale di tutto rispetto.

Questo impegno di studio sarà evidenziato nelle disponibilità dei posti nel prossimo concorso a cattedre, dove probabilmente non tutte le classi di concorso saranno presenti. Nel settore delle discipline umanistiche sembra, da indiscrezioni, che ci sia spazio solo per la classe di concorso A052, dove le competenze disciplinari sono in possesso di un numero esiguo di professionisti. Da notare che nel mese di giugno è stato pubblicato un comunicato stampa del Coordinamento Docenti A052 in cui tra le altre cose si dice: “il caso dei docenti di latino e greco che, in possesso di abilitazione per insegnare le materie letterarie in qualsiasi istituto di istruzione di primo e di secondo grado, si vedono costretti a denunciare la pesantissima discriminazione di cui sono vittime a causa dei criteri assolutamente illegittimi e antimeritocratici, adottati per l’assegnazione degli insegnamenti di lettere alle diverse classi di concorso della scuola secondaria oggetto della riforma Gelmini” (https://sites.google.com/site/ coordinamento52/documenti/comunicato-stampa-giugno-2012 ). Oggi nuovo Ministro, nuove prospettive, sicuramente più vicine ad aspiranti docenti che hanno conseguito crediti universitari in piani di studio impegnativi.