scuola - insegnanti - nuovi problemi
Tagli al sostegno: Misure allarmanti per l'anno scolastico che sta per iniziare, in particolare alle superiori, dove al ridimensionamento del 50% delle richieste degli istituti si aggiunge l'incertezza sugli educatori professionali, garantiti solo fino a dicembre. I genitori: "Che faranno i bambini?". Azioni legali in vista. Tirreno Elba News, 14.8.2012 Tagli su tagli quest’anno per quanto riguarda il sostegno scolastico. L'allarme arriva dall’Associazione Incontriamoci in Diversi, da un genitore che rende noti alcuni dati allarmanti che riguardano l'anno scolastico 2012-2013, in procinto di iniziare. Partendo da Portoferraio, nella scuola dell’infanzia a fronte di 5 bambini, di cui 4 con disabilità gravi, sono assegnate solo 2 insegnanti che dovranno dividersi tra le diverse classi. Alla primaria, a fronte di 13 bambini certificati, di cui sei in situazione di gravità, sono stati assegnati 4 professori e mezzo sui nove richiesti. Stessa percentuale alle medie. La situazione è diffusa in tutta l’Elba, negli istituti comprensivi di Porto Azzurro e Campo nell’Elba anche se la situazione è leggermente più stabile nel versante Marciana-Marciana Marina. E’ drammatica, invece, alle scuole superiori dove, ai tagli di oltre il 50% sulle richieste formulate dagli istituti, si aggiunge l’incertezza dell’aiuto degli educatori professionali, che essendo a carico delle Province, saranno garantiti (anche qui con tagli già annunciati rispetto allo scorso anno) solo fino al 31 dicembre 2012. “La situazione è gravissima - ha confermato Renzo Mazzei genitore dell’associazione “Incontriamoci in diversi” – perché i tagli iniziati negli anni passati sulla scuola in generale e sul sostegno in particolare sono ancora più gravi quest’anno”. Infatti quasi in nessuna scuola è più possibile il rapporto uno a uno tra disabili e insegnanti neanche per i casi considerati più gravi. “Questo - conferma Mazzei – dalla scuola per l’infanzia fino alle superiori dove ci sono classi con un elevato numero di studenti, fino a 30, dove il disabile dovrà essere inserito senza avere il sostegno che coprirà neanche il 50% delle ore in cui frequenterà a scuola”. A questo punto la domanda che si pone è: "Cosa faranno questi ragazzi? Dove verranno collocati? Verranno mandati a casa? Oppure – continua Mazzei – rimarranno in classe senza, in realtà, poter apprendere niente e finendo a volte anche per essere di disturbo per gli altri studenti”. Una situazione che diventa sempre più grave. “Come associazione genitori – termina – aspetteremo i dati ufficiali e sulla base di questo, eventualmente, daremo incarico a legali perché tutelino il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione, a volte si tende a dimenticarlo, dei nostri ragazzi e di tutti i ragazzi elbani”. Si è interessata del problema anche la conferenza zonale dell’istruzione, che ha inviato una lettera ad assessori e dirigenti scolastici provinciali e regionali in cui chiede un incontro urgente per verificare la situazione. |