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Scuola, rivoluzione digitale
tablet e pc al posto dei libri

Il piano riguarda le superiori di tutta la Regione.
A Milano è coinvolto un istituto su quattro
Anche per i professori lavagne high-tech.
Dal Pirellone e dal ministero fondi per 8 milioni

di Tiziana De Giorgio la Repubblica, 9.8.2012

Niente più libri da trascinare da casa a scuola, niente più gessetti per gli esercizi alla lavagna e quadernoni su cui prendere appunti: una superiore milanese su quattro da settembre sarà digitale. In 29 istituti della città con l’inizio dell’anno scolastico si dirà addio alla carta e ai classici libri di testo, per far posto a tablet, ereader, notebook e lavagne interattive multimediali. Una rivoluzione tecnologica che coinvolgerà studenti e professori iscritti al primo e terzo anno di 280 scuole superiori in tutta la Lombardia che hanno partecipato al progetto Generazione Web. Un bando da 8,7 milioni di euro messi a disposizione da ministero dell’Istruzione (4,7milioni) e dalla Regione (4 milioni) per le classi disposte a passare ai libri di testo digitali, che a giugno ha avuto un numero così elevato di adesioni da spingere il Pirellone a stanziare altri 4 milioni di euro per coprire 61 scuole che erano rimaste escluse.

Le scuole milanesi pronte a partire con un gruppo di classi sono: Maxwell, Cremona, Frisi, Galvani, Lagrange, Schiaparelli-Gramsci, Cavalieri, classico Manzoni, Marie Curie, Gentileschi, Leonardo Da Vinci, Carlo Porta, Sraffa, Albe Steiner, Caravaggio, Oriani Mazzini, Agnesi. E le paritarie: Regina Mundi, Dardi, S. Freud, Colonna, Collegio San Carlo, Comunità Ebraica, Leone XIII, Alexis Carrel, Maria Consolatrice, Gonzaga, Leopardi e De Amicis. Per ogni classe coinvolta le scuole riceveranno una dote tecnologica che varia fra gli 8mila e 8.500 euro: 1.750 serviranno per l’acquisto . delle lavagne interattive multimediali che sostituiranno definitivamente lastroni neri in ardesia e gessi bianchi.

Per ogni studente iscritto, invece, sono previsti 250 euro da spendere per tavolette o pc portatili che verranno concessi in uso agli alunni, dove verranno caricati i testi su cui studiare. «Per le famiglie la spesa per i libri si riduce del 30 per cento - spiega l’assessore alla Scuola per il Pirellone, Valentina Aprea - È la prima esperienza in Italia di questo genere: un primo passo per avvicinarci il più possibile all’obiettivo zero carta nelle scuole, voluto anche dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo».

La fetta più consistente dei finanziamenti è toccata di Milano e provincia. Una richiesta di innovazione che piace al provveditore Giuseppe Petralia: «Così sarà anche più misurabile la competenza didattica - commenta - visto che le lezioni potranno essere registrate e messe in podcast, a disposizione degli studenti. Basta solo stare attenti al fatto che al centro di tutto rimanga il contenuto delle lezioni e non la forma». La Cgil pone invece l’accento sull’aspetto della formazione: «L’importante è che ci sia sempre una condivisione di questi passi con gli insegnanti - dice Pippo Frisone, della Flc Cgil - e che l’amministrazione investa nei corsi di formazione, se no non ha nessun senso».