Monti: 'Ecco i 5 obiettivi da Tuttoscuola, 20.8.2012 Il presidente del Consiglio Mario Monti ha posto la scuola tra i punti centrali del suo intervento al Meeting di Rimini.
Ecco l’estratto
del suo intervento: Primo obiettivo: promuovere una migliore scolarità in tutta la popolazione, favorendo il sapere e le competenze diffuse. Il Professor Vittadini ha citato un dato che bisogna invertire quanto prima: 38% dei quindicenni italiani che ritiene la scuola un luogo dove non si ha voglia di andare. La scolarità diffusa è il un passo necessario per "togliere il freno" allo sviluppo dell'imprenditorialità e contribuire al diffondersi di un'offerta di lavoro più qualificato. Secondo obiettivo: offrire maggiore possibilità alle scuole di esprimere, con autonomia e responsabilità, le proprie potenzialità. È importante, anzitutto, potenziare l'istruzione tecnico-professionale, come ricordava anche il Professor Vittadini poco fa. Se nel mercato del lavoro italiano persiste un divario tra la domanda elevata di alcune professionalità e l'offerta scarsa o inesistente è anche a causa dell'insuccesso della formazione tecnica. Confartigianato ha quantificato in 32mila i posti di "difficile reperimento". Una migliore formazione tecnico-professionale è il perno su cui insistere per colmare questo divario. Dobbiamo anche insistere sul digitale, per accelerare i tempi e facilitare i rapporti tra la scuola pubblica e gli utenti: insegnanti, studenti e genitori. Terzo obiettivo: introdurre nuove modalità di reclutamento e formazione dei docenti, per favorire l'ingresso nella scuola di giovani insegnanti capaci e meritevoli e favorire un rapporto continuo e stretto tra scuola e società, anche attraverso accordi istituzionali con università, enti di ricerca, associazioni professionali e parti sociali.
Quarto
obiettivo: tra le nostre priorità c'è anche il contrasto
all'insuccesso formativo, alla dispersione e all'abbandono
scolastico. L'Agenda di Lisbona - che questo Governo sposa
pienamente - pone l'obiettivo di portare il tasso di fallimento
formativo sotto il 10%. Sono ben 8 punti percentuali in meno di
quello attuale. Senza contare il tasso di abbandono scolastico dei
giovani tra i 15 e i 24 anni, che - ha ricordato recentemente il
Corriere della Sera citando una ricerca di Confartigianato - resta
elevatissimo: 18,6%. Quinto obiettivo: riteniamo strategica la promozione della mobilità degli studenti, estendendo a tutti la possibilità di studiare e fare esperienza lavorativa all'estero, per poi tornare nel nostro Paese e far fruttare le conoscenze apprese. Vi cito l'esempio del progetto Angels. Il nome, da solo, dice tutto: 5,3 milioni di Euro, ripartiti in tre annualità, con tre obiettivi principali: Anzitutto, far sperimentare agli studenti metodi di ricerca e insegnamento propri di altri sistemi educativi e sviluppati da centri di eccellenza internazionale; Inoltre, accrescere la domanda di qualità nell'insegnamento e nella ricerca; Infine, favorire la competitività e l'azione delle imprese del Mezzogiorno attraverso la formazione di nuove classi dirigenti”. |