Fondazione Agnelli: Ssis liquidate
senza un’accurata valutazione

di Aldo Domenico Ficara da Regolarità e Trasparenza nella Scuola, 5.8.2012

“ Le Ssis sono state “liquidate” senza un’accurata valutazione “, lo dice un’importante ricerca della Fondazione Agnelli dal titolo “Sapere di non sapere”, che ha visto coinvolti 32mila neo-assunti nel sistema scolastico italiano. La Ssis era un sistema formativo collaudato e vincente, fondato, tra le altre cose, sull’esperienza didattico organizzativa di oltre un migliaio di docenti della scuola superiore, chiamati Supervisori del Tirocinio, selezionati dall’Università attraverso un concorso per titoli ed esami. Con l’inizio di quest’ultima legislatura ( primavera 2008 ), uno degli obiettivi primari del MIUR è stato quello di smantellare, senza se e senza ma, questo modello formativo per la formazione iniziale degli insegnanti.

Durante l’anno scolastico 2008/09 sono state organizzate dai Supervisori del Tirocinio molte interessanti manifestazioni per cercare di salvare un decennio di competenze acquisite, atte a rendere sempre più stabile la cerniera didattico disciplinare tra Università e scuola, senza, però, ottenere nulla di concreto. Tutto era già stato pianificato da una commissione ministeriale che aveva il preciso scopo di riformare la formazione iniziale degli insegnanti, asserendo che le Ssis abilitavano un numero elevato di docenti difficilmente inseribile nei ruoli della scuola. A tre anni dal blocco delle Ssis, ecco spuntare i TFA, simili alle vecchie Ssis, ma con la novità delle prove preselettive, che oggi fanno tanto discutere per troppi errori formulati al loro interno. Giovani e meno giovani aspiranti insegnanti si sono trovati, loro malgrado, al cospetto di una marea di errori, che oltre a condizionare l’esito del loro concorso, hanno determinato un senso diffuso di diffidenza verso l’amministrazione pubblica, difficilmente sanabile. Chiudere un sistema collaudato della formazione iniziale dei docenti per fare un salto nel buio, o meglio un salto nell’errore, potrebbe apparire contro l’ingegno umano, che si è sempre distinto per evolvere non per distruggere. Forse i Supervisori del tirocinio, tanto superficialmente accantonati, avrebbero potuto curare con maggiore attenzione una selezione concorsuale così delicata.