Il voto numerico è superato? di A.G. La Tecnica della Scuola, 18.8.2012 Quella che per molti addetti ai lavori è l’unica sintesi possibile per attuare una valutazione equilibrata, per i diretti interessati rappresenta un sistema che non dice nulla sulla loro reale preparazione. La Rete degli Studenti: ha un fine intrinsecamente punitivo. Soprattutto alle superiori, dove il numero di respinti è davvero troppo alto. Invito ai lettori: fateci avere la vostra opinione. Un voto numerico può essere la sintesi più idonea per giudicare l’operato di uno studente? La complessa opera di valutazione di un giovane può ridursi alla formulazione di mere medie aritmetiche? Sul tema negli ultimi anni si sono spese tantissime opinioni, che comunque si possono sintetizzare in tre grandi “filoni”: favorevoli, scettici e contrari. Tra questi ultimi, tra coloro che auspicano un modello valutativo diverso, si schierano soprattutto i destinatari dei voti: gli studenti. Che in ogni occasione ricordano a chi governa il sistema scolastico che quello del voto da 1 a 10 è un sistema giudicante arcaico e per nulla obiettivo. Soprattutto perché, sostengono i diretti interessati, produce dei risultati vessatori. E punitivi. Soprattutto alle superiori, dove anche quest’anno (dati Miur) i giovani respinti sono stati uno ogni quattro. E al termine del primo quadrimestre due sue tre hanno almeno un insufficienza.
Per la Rete degli Studenti non vi sono dubbi. “Un sistema scolastico
di istruzione superiore all'interno del quale, per l'ennesimo anno
scolastico, il 27,1 % degli studenti risulta bocciato, ed il 70,3%
con almeno una insufficienza al termine del primo quadrimestre, é un
sistema scolastico fallimentare, strutturalmente sbagliato e che a
nostro avviso necessita di un processo di riforma complessivo”. Il
sindacato studentesco ritiene quindi necessario un “rinnovamento del
sistema didattico” e del “sistema di valutazione attualmente
utilizzato in Italia”.
Per voltare pagina sono convinti che bisogna ripartire da una
valutazione ex novo. “Un voto numerico – scrivono gli studenti - non
dice nulla sulla reale preparazione dello studente, un voto numerico
ha un fine intrinsecamente punitivo. Una valutazione che si basa su
tabelle e medie matematiche, e non sull'analisi delle competenze
dimostrate da uno studente, da un lato non puó in alcun modo
incentivare la crescita personale e collettiva del gruppo classe, e
dall'altro non aiuta in alcun modo chi da questo sistema viene
colpito con voti bassi o con la bocciatura”. |