Ministero e Consiglio di Stato utilizzano
parametri diversi.
Noi ragazzi delle classi pollaio.
Sono soprattutto le superiori a vivere
l´assedio. Corrado Zunino la Repubblica, 16.9.2011 ROMA - Anno scolastico 2011-2012, esplodono le classi pollaio con anche 42 alunni in una sola classe. A Bologna il novanta per cento delle scuole ci sono classi con uno o due portatori di handicap e più di venti alunni. Vietato per legge. Al liceo scientifico Scacchi le aule sono tutte sopra i trenta. A Roma accorpamenti e tagli agli organici regalano "over 30" alle superiori Talete, Tacito, Kant e VirgilioCi sono diversi problemi rispetto alle cifre pubbliche. Il ministero continua a considerare "aule sovraffollate" quelle con almeno 31 studenti. C´è una sentenza del Consiglio di Stato del 15 giugno 2011 che fissa il tetto, invece, a quota 25. Da ventisei in su, dice, è pollaio. E ci sono tre sentenze del Tar del Molise firmate a ridosso dell´anno scolastico che confermano: in aula non più di venticinque. «Non si può pregiudicare il rispetto di norme igieniche e di sicurezza». E la possibilità di ascolto della lezione. Sono 1,96 i metri quadrati necessari per ogni alunno, ma a Larino, provincia di Campobasso, c´era mezzo metro in meno. Al ministero, segnalando che sette scuole in difficoltà su dieci sono superiori, fanno sapere che per loro il numero massimo resta trenta e che della sentenza del Consiglio di Stato hanno fatto propria solo la seconda parte: «Abbiamo redatto un piano programmatico per l´edilizia scolastica, la prossima settimana distribuiremo 400 milioni alle Regioni». Per rimettere a posto le nostre scuole - una su due sono da rifare - servirebbero venti miliardi. È probabile che un ricalcolo delle classi pollaio con la "quota 26" come riferimento offrirebbe alla Gelmini percentuali imbarazzanti. Inoltre, lo "0,6%" indicato non può essere motivo di vanto: nel 2009 le aule sovraffollate erano lo 0,4%, le cose peggiorano. E la fotografia della stagione 2011-2012 illustrerà una situazione che precipita. Già, le indicazioni provenienti da tutta Italia sono pesanti. A Bologna, il coordinamento dei presidenti di istituto segnala che nel novanta per cento delle scuole ci sono classi con uno o due portatori di handicap e più di venti alunni. Vietato per legge. Al liceo scientifico Scacchi le aule sono tutte sopra i trenta. A Roma accorpamenti e tagli agli organici regalano "over 30" alle superiori Talete, Tacito, Kant, Virgilio. Lo scientifico D´Assisi è arrivato a quota 42, fino a quando gli studenti hanno piantato le tende e il ministero è intervenuto. Intorno ai trenta sono quasi tutte le prime. Il preside del classico Kant: «L´alternativa al pollaio era il sorteggio per mandare via alcuni ragazzi, non me la sono sentita». La dirigente del Giulio Cesare: «Con questi numeri i più deboli restano indietro e aumentano le bocciature». A Colleferro, hinterland della capitale, Istituto tecnico Cannizzaro, si gioca con la decenza: 37 alunni di cui due disabili. Molti genitori romani si sono già rivolti al Tribunale amministrativo, quattro istituti hanno ottenuto dai giudici la sospensiva. "Over trenta" si segnalano nella provincia di Pavia e in Toscana (tutta la Valdarno, il Grossetano). A Fucecchio, un´altra malandata ragioneria, sono rientrati nell´aula (ampia peraltro) i quarantuno che avevano scioperato. Non c´erano pc per tutti, né spazio in palestra: la classe è stata spezzata in due. I 27-28 alunni per classe sono il criterio di partenza in Piemonte. Se si apre il capitolo "serali" si arriva alla quota infernale di 56: Istituto professionale Bertarelli, Milano. A Ozieri, Sassari, sono in rivolta docenti e discenti. Senza spazi sufficienti per ristrutturazioni in corso, cinque classi delle medie di Trenta, Cosenza, sono state sistemate nella sala del Consiglio comunale, nella sala degli assessori, nella sede dei vigili urbani, nella biblioteca comunale. |