Migrantes, 700.000 alunni stranieri
nelle scuole dell'obbligo

La loro integrazione è sfida più importante dei prossimi anni

 La Stampa, 6.9.2011

roma
«Tra l’anno scolastico 2000/2001 e 2009/2010, in dieci anni, gli studenti con cittadinanza non italiana sono aumentati di quasi il 400%, passando da 147.406 ai 673.000. Nell’anno scolastico appena trascorso, 2010-2011, si è superato il numero di 700.000 alunni nelle scuole dell’obbligo. In alcuni contesti, si parla di oltre 2000 classi, gli studenti stranieri hanno superato la percentuale del 30%».

Sono alcuni dati sulla presenza di alunni stranieri e figli di immigrati nelle scuole del nostro Paese ricordati da monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes della Cei, in una nota diffusa dal Sir, l’agenzia stampa dei vescovi italiani.

«Soprattutto - rileva Perego - la crescita del numero degli alunni stranieri è avvenuta nelle scuole dei paesi della campagna lombarda-emiliana, degli appennini tosco-emiliani, nel Veneto, delle periferie delle grandi città, laddove è cresciuta la concentrazione delle famiglie immigrate».

Quindi il direttore di Migrantes afferma: «a motivo del crescente numero di studenti con cittadinanza non italiana che frequenta le scuole italiane, l’integrazione dei minori stranieri nella società italiana e, in particolare, nell’istituzione scolastica è uno dei temi, delle sfide educative di cui si è maggiormente discusso negli ultimi anni».

«Problematico - prosegue - è l’inserimento, per chi arriva ad anno scolastico iniziato, l’abbandono scolastico, l’accoglienza nelle scuole da parte degli insegnanti e degli studenti, la valorizzazione dei contesti scolastici di partenza fino ad arrivare alla considerazione di un insegnamento interculturale, per riconoscere il valore aggiunto che gli alunni stranieri portano nelle nostre scuole».

«Ad apertura delle scuole, mentre ci auguriamo una crescita di una educazione interculturale, desideriamo invitare all’accoglienza, alla cura dell’accompagnamento dei nuovi studenti nelle nostre scuole. Al tempo stesso -aggiunge Migrantes- invitiamo gli studenti stranieri a non avere paura, anche nell’affrontare le fatiche iniziali di un nuovo contesto scolastico; a leggere la nuova esperienza scolastica come un luogo in cui confrontare la propria storia e cultura con la storia e la cultura del nostro Paese; a non considerare come rifiuto e pregiudizio anche la fatica di insegnanti e studenti all’incontro con l’altro».