Lettera aperta al Ministro Gelmini di Gianni Mereghetti, 9.9.2011 Carissimo ministro Gelmini, puntuale è arrivata la risposta all'appello a difesa delle giovani generazioni che vogliono insegnare. Che lei abbia risposto è l'unica cosa puntuale, il resto è una delusione totale, lei si comporta come la gelatina, nulla riesce a scalfirla, prosegue sulla sua strada senza che ciò che accade la interroghi. Che cosa ha risposto? Che lei ha la massima comprensione e rispetto per l'angoscia e la preoccupazione espressa dai giovani in questo momento di crisi! Comprensione e rispetto!? Ma dalla politica ci si aspetterebbe di più che comprensione e rispetto! Ci si aspetterebbe l'impegno a trovare soluzioni per i bisogni che la gente e in questo caso i giovani portano. Invece lei che fa? Regala loro comprensione e rispetto per poi dire che ha la coscienza a posto, che i numeri sono quelli che dà lei, che non vuole illudere nessuno. I giovani si mobilitano e lei ribadisce quello che non sta facendo, in più li prende in giro con un po' di comprensione e rispetto! Che delusione, ministro Gelmini! Lei purtroppo non capisce la posta in gioco, è del tutto sorda davanti ad un fatto di grande e commovente novità. Vi sono dei giovani che vogliono insegnare e lo fanno per una ragione ideale. Sì, proprio i giovani che tante analisi hanno denigrato, buttando su di loro sospetti e perplessità, oggi dimostrano di essere capaci di scelte ideali, di volerle fare giocando su di esse il loro futuro. E' questo un fatto epocale, il segno di una via da percorrere per uscire dalla crisi. E lei di fronte a questo che fa? Si arrocca a difendere l'inerzia del suo ministero! E' gravissimo quello che lei sta facendo, di fronte a dei giovani che si muovono per un ideale bisogna dare la vita, difendersi come lei fa è perdere una occasione significativa, è rinunciare al futuro. Spero che faccia un passo oltre la comprensione e il rispetto, anche perchè, siamo seri!, ad un giovane che vuole insegnare non basta la sua comprensione e il suo rispetto, vuole di più, vuole che lei si assuma la responsabilità che un ministro deve assumersi, quella di offrire ai giovani una chances così che possano giocarsela nel mondo dell'insegnamento. E la strada è una, solo una, quella di distinguere tra abilitazione e insegnamento, più semplice di così si muore! I giovani e non solo i giovani aspettano che lei faccia un passo oltre le parole, prenda la strada per risolvere questo problema grave e urgente. E' in gioco il futuro della scuola e quindi del paese. Non c'è più tempo da perdere!
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