TAGLI ALLA SCUOLA: I DOCENTI IN ESUBERO DIROTTATI
SU POSTO DI SOSTEGNO ANCHE SE NON SPECIALIZZATI

La logica del risparmio sacrifica le competenze.
A farne le spese è l’integrazione degli alunni disabili.

da Disabili.com, 8.9.2011

A fine agosto si sono svolte le consuete convocazioni dei docenti precari da parte degli Ambiti Scolastici Territoriali (ex Provveditorati agli Studi) per il conferimento delle supplenze annuali dalle Graduatorie ad Esaurimento; soprattutto a Torino, esse sono state caratterizzate dalla tensione e dalla protesta degli insegnanti di sostegno delle Scuole Secondarie Superiori, rimasti senza incarico perché i loro posti erano stati già assegnati ai docenti curriculari in ruolo soprannumerari, privi però del titolo di specializzazione: destinare all’integrazione degli allievi disabili un docente non specializzato in presenza di altrettanti insegnanti formati specificamente per essere assegnati a tale compito appare un atto incomprensibile da un punto di vista didattico, educativo ed inclusivo.

LE RAGIONI DELLA PROTESTA – La riduzione degli orari scolastici dovuta al processo di riforma in atto ha comportato la contrazione del fabbisogno e, quindi, molti docenti in ruolo hanno perso il posto che occupavano in precedenza. Alcuni Ambiti Territoriali (AT) hanno perciò assegnato cattedre di sostegno ai docenti in esubero non specializzati, sulla base dell’art. 2, co 1 lettera h del Contratto Collettivo Nazionale integrativo (CCNI) concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie dello scorso anno scolastico, che consente di assegnare i docenti in esubero su posto di sostegno anche se privi di specializzazione. I docenti specializzati precari, in possesso del titolo richiesto dalla Legge n. 104/92 per insegnare su cattedra di sostegno, hanno perciò visto sfumare la possibilità di assunzione annuale, mentre gli allievi disabili sono stati di fatto privati del diritto ad avere insegnanti specializzati. Le disposizioni del CCNI di cui sopra contrastano fortemente con l’art. 14 co 6 della L. 104/92, in base al quale è possibile assegnare posti di sostegno a docenti non specializzati solo dopo essersi accertati dell’esaurimento delle graduatorie degli specializzati. Il Sindacato Nazionale Insegnanti di Sostegno si è perciò attivato presso l’ufficio preposto presso il MIUR, le Direzioni Regionali e gli Ambiti Territoriali; ha inoltre invitato i genitori ed i docenti specializzati a segnalare eventuali abusi.

IL TITOLO DI SPECIALIZZAZIONE – Attualmente il titolo di specializzazione per le attività di sostegno agli allievi disabili si consegue presso le università come percorso aggiuntivo a quello previsto per le diverse classi di concorso. Il piano di studi, oltre ad esami di pedagogia e didattica dell’integrazione, di psicologia psicopatologia e riabilitazione, prevede un importante percorso di tirocinio ed un costante esercizio laboratoriale all’uso dei principali strumenti di lavoro: la costruzione del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e del Piano Educativo Individualizzato (PEI): sostituire queste figure professionali adeguatamente e specificamente preparate con docenti curricolari soprannumerari mortifica il merito, la formazione e le competenze specialistiche acquisite e mette a serio rischio il percorso di integrazione ed inclusione degli allievi più fragili.