Sarà assunto chi indovina il colore dal blog di Giorgio Israel, 22.9.2011 Sfoglio alcuni libri di testo per le scuole medie e la realtà supera la fantasia. Nel libro di storia non c’è un brano che duri con continuità più di mezza pagina: titoletti, sintesi di poche righe, immagini, riquadro con una frase celebre, e poi – prima di passare a un altro “modulo” – domande su domande per verificare che l’accrocco di nozioni sia stato assimilato. Stessa faccenda per la geografia. Anche la matematica è ridotta a frammenti: regolette, esempi, applicazioni, mai un concetto, mai un teorema (cos’è un teorema? roba che si mangia?). E meno male che si predica contro l’insegnamento “nozionistico” della matematica… Poi, anche qui, verifiche di apprendimento a tutta birra, a base di “quesiti a risposta multipla”. Il quadratino da riempire con la crocetta è la forma dominante nei libri scolastici. E poi ci si chiede come mai i ragazzi non riescano a leggere più di mezza pagina per volta, non riescano a scrivere più di una riga per volta, non sappiano cosa sia una frase e comunichino in stile sms. La prossima selezione per più di duemila posti di dirigenti scolastici verrà fatta con una prova preliminare a base di quiz: su 5750 domande ne verranno sorteggiate 100 cui rispondere in 100 minuti. Per superare la prova occorrerà indovinarne l’80%. I furbi le hanno già “messe in rete” e molte risultano insensate. Pare che anche per diventare ragioniere presso la Presidenza della Repubblica occorra superare un test con domande esilaranti. Ai candidati si chiede quale sia il finale dei Promessi Sposi e se l’apparato di cui il cuore è l’organo centrale sia circolatorio, digerente, locomotore o urinario. Così il Colle più alto rischia di avere un commercialista che sa come va a finire per Renzo e Lucia ma crede che si faccia pipì con il cuore. Un’altra domanda è chi abbia inventato l’alfabeto Morse e tra le risposte ovviamente c’è Morse, per cui ci si chiede come possa esistere una persona a tal punto deficiente da scegliere come risposta Darwin… Invece esiste: ed è chiaramente chi ha pensato un simile test. Non siamo tanto faziosi da sostenere che i test Invalsi propinati nelle scuole siano altrettanto demenziali. Sono più dignitosi, ma spesso cattivi e comunque inadeguati a fornire valutazioni sensate. Quando abbiamo provato a dirlo, con esempi dettagliati, non siamo stati degnati di risposta. Si è udita la solita solfa – ripetuta come una verità di fede – secondo cui i test forniscono valutazioni “oggettive” che superano l’arbitrarietà del giudizio del docente. Abbiamo osservato che anche i test sono prodotti da “soggetti” e che la valutazione della loro qualità o difficoltà è opinabile. Si è allora affermato apoditticamente che le analisi statistiche consentono di determinare il livello di difficoltà di un test. Ebbene, per quanto rintronati dalla propaganda non lo siamo ancora al punto di sorbirci la colossale bestialità che la “difficoltà” di un concetto si possa stimare con analisi statistiche. Viene reiterato l’annuncio che il sistema dei quiz sarà introdotto anche agli esami di maturità. Avanti così. Di questo passo, ogni libro sarà a caselle e crocette. Anche nei romanzi, per ordine del ministero, il lettore dovrà, a ogni pagina, compilare un questionario atto a valutare il grado di comprensione delle righe appena lette. La valutazione farà parte del “portfolio” teso a “certificare” quelle che i buontemponi chiamano le “competenze della vita”. Assieme a questa idea siamo pronti a proporne molte altre. Visto che siamo condannati, tanto vale contribuire alla rapida ed efficace diffusione del cretinismo di massa. Sia ben chiaro, dietro emissione di fattura. |