Ocse: Retribuzioni più basse
e carriera più lenta per i docenti italiani

da Tuttoscuola, 13.9.2011

Le note dolenti provenienti dal rapporto Ocse diffuso oggi non si fermano alla bassa spesa dell’Italia per l’istruzione e alla bassa crescita di questa spesa, ma si estendono anche agli stipendi degli insegnanti, che – nota l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – in Italia, tra il 2000 e il 2009, sono leggermente diminuiti (-1%), a fronte di una crescita media del 7%, in termini reali, nei Paesi dell'Ocse.

Sempre sul fronte dell’insegnamento, il rapporto evidenzia che gli studenti italiani "beneficiano di classi relativamente poco numerose e di tempi d'istruzione più lunghi ma gli insegnanti guadagnano molto meno rispetto ad altri professionisti con diploma d'istruzione terziaria e la progressione di carriera sino al livello più alto della loro fascia retributiva è relativamente lunga".

Gli insegnanti delle scuole secondarie inferiori, rileva l'Ocse, raggiungono, in media nei Paesi Ocse, il livello più alto della loro fascia retributiva dopo 24 anni di servizio, mentre in Italia, ciò avviene solo dopo 35 anni di servizio.

Gli stipendi relativi degli insegnanti della scuola primaria, secondaria inferiore e secondaria superiore sono bassi in Italia, dove essi guadagnano meno dello stipendio medio di altri professionisti con livello d'istruzione terziaria. Gli stipendi degli insegnanti sono di circa il 40% inferiori agli stipendi di lavoratori con livello d'istruzione comparabile.