Ocse: In Italia la spesa per l'istruzione
è bassa e aumenta poco

Nel 2008 l'Italia ha investito il 4,8% del Pil nell'istruzione, contro il 6,1& dei Paesi Ocse. Dal 2000 al 2008, in Italia la spesa per l'istruzione è aumentata del 6%, contro il 34% dei Paesi Ocse

da Tuttoscuola, 13.9.2011

Italia sotto la media Ocse sul fronte degli investimenti per l'istruzione. Secondo un rapporto dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, diffuso oggi, infatti, il Belpaese nel 2008 ha investito tra scuola e università il 4,8% del Pil contro il 6,1% investito dalla media dei paesi Ocse: 1,3 punti percentuali in meno che la portano al 29* posto su 34 paesi.

Come l'Italia anche Germania e Ungheria mentre tra quelli che fanno meno si trovano Slovacchia (4%) e Repubblica Ceca (4,5%). Del 4,8% investito dall'Italia, il 3,3% va per scuola primaria e secondaria (media Ocse del 3,8%) e l'1% per la formazione universitaria.

In parte, evidenzia l'Organizzazione, ciò si spiega con il fatto che gli investimenti privati nell'istruzione sono piuttosto limitati. Nel 2008, l'8,6% della spesa totale destinata agli istituti d'istruzione in Italia proveniva da fonti private, ampiamente al di sotto della media Ocse del 16,5%.

In Italia, si legge ancora nel rapporto, tra il 2000 e il 2008, la spesa sostenuta dagli istituti d'istruzione per studente nei cicli di livello primario, secondario e post-secondario non universitario è aumentata solo del 6% (rispetto alla media OCSE del 34%). Si tratta del secondo incremento più basso tra i 30 Paesi i cui dati sono disponibili. La spesa per studente universitario è aumentata di 8 punti percentuali, rispetto alla media Ocse di 14 punti percentuali. Infine, nei paesi Ocse, la spesa per studente al livello d'istruzione secondario superiore è di 3.450 dollari americani, rispetto ai 2.998 dollari americani in Italia.