Di fronte a tanto sfacelo Polibio AetnaNet 18.9.2011 Il concorso è ormai allo sfacelo, allo sconquasso, alla rovina totale; uno sfasciume (un insieme di cose sfasciate) assolutamente irrecuperabile e niente affatto riparabile, perché è ormai alla rovina totale. A parte le indagini in corso di svolgimento da parte della Polizia postale, per accertare, a seguito di una formale denuncia, l’eventuale “fuga di quesiti” della prova preselettiva prima della pubblicazione ufficiale fatta dal Ministero, a caratterizzare negativamente, con vizi sostanziali insanabili, la procedura concorsuale tuttora nella fase appena iniziale, c’è stata una notevole quantità di errori, non soltanto nei quesiti della prova preselettiva che risultano abbondantemente carichi di errori, di imperfezioni formali e sostanziali, di refusi, di illogicità manifeste, di menzogne ministeriali, di conclamate incompetenze, di falsità e di arroganze. C’è stato il capo dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, Giovanni Biondi, che – evidentemente da incaricato di rispondere a una “lettera aperta” dell’ADi sulla “preoccupante vicenda degli errori e incongruenze nella batteria di quiz per la preselezione al concorso a dirigente scolastico” – ha affermato, invece di scusarsi per quanto era accaduto (e poi di irregolarità, di errori di grammatica, di refusi, ecc., ne sono venuti fuori molti altri), che “su 5.000 quesiti è inevitabile che ci sia una qualche percentuale di errore, anche solo l’1”, sperando che “il numero di errori non sia superiore” (già, il numero di errori è risultato superiore). C’è stato un comunicato dell’Ufficio stampa” del Miur, comunicato a sua volta “ricco” di errori e di strafalcioni, dal titolo emblematico per quanto concerne la diffusione di una notizia che risulta assolutamente errata: “pochissimi e marginali refusi nelle domande del concorso a Dirigenti Scolastici”. C’è stata l’arrogante risposta di Giacomo Molitierno, uno dei dirigenti del ministero, alla professoressa Mila Berchiolli, la quale gli aveva scritto per segnalargli “che nei quesiti della prova preselettiva” si faceva riferimento a un inesistente CCNL, aggiungendo che questo errore, sommato ai molteplici altri errori da più parti rinvenuti ed evidenziati, errori gravi in una procedura concorsuale che deve valutare le conoscenze di un candidato, rientrava nel “comunicato stampa” ministeriale tra i “pochissimi e marginali refusi”. Purtroppo, molti gli errori e molti i refusi. La professoressa Berchiolli segnalava inoltre che nel comunicato stampa ministeriale c’era l’espressione “in modo di garantire” è scorretta e che invece l’espressione corretta è “in modo da garantire”; a concludeva: “ma sicuramente sarà un refuso, non un errore di ortografia. Distinti saluti”. La risposta del dirigente Giacomo Molitierno (lunedì, 12 settembre 2011, 10:30), invece di ringraziare e di scusarsi per la quantità di errori, di ortografia, di grammatica e dei refusi, è stata: “Pensi a studiare”. Arroganza o delirio di onnipotenza? Ma forse si sarà trattato di “fastidio”. C’è stata la comunicazione del Miur che la data di scadenza del 16 agosto 2011 postergata al 19 agosto 2011, per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso, riguardava soltanto una tipologia di utenti: il personale docente che non poteva accedere alla compilazione dell’istanza on-line perché si trattava di docenti presso istituti gestiti da altre amministrazioni e, pertanto, non presenti al Sidi. Quindi, si è già verificato che non sono stati ammessi a partecipare alla prova preselettiva candidati che hanno presentato dal 17 al 19 agosto 2011 la domanda di partecipazione al concorso. Eppure, ci sono stati Uffici scolastici regionali che hanno formalmente scritto: “Termine di presentazione domanda: 16 agosto 2011 (Prorogato al 19 agosto 2011”. Un pasticcio dietro l’altro, il più grave dei quali è quello che ha riguardato il blocco del sistema informatico ministeriale proprio per la presentazione delle domanda di partecipazione al concorso. Blocco del sistema che è stato oggetto di numerose proteste da parte dei docenti, delle quali è stata data ampia informazione da parte dei giornali e delle quali il Miur è stato costantemente a conoscenza. Insufficienza, incapacità, sistema informatico inadeguato, pessima attenzione, impreparazione, difetto di memoria e di impegno a livello ministeriale? Libertà di scegliere! Di fronte a tanto sfacelo, il contenzioso davanti al giudice amministrativo (e non soltanto davanti al giudice amministrativo) sarà certamente notevole. Rispetto all’eventuale decisione ministeriale di annullare la prova preselettiva e di ammettere alle prove orale i 42.000 concorrenti, è facile obiettare che ciò non è possibile per via del fatto che la prova preselettiva è prevista dal bando di concorso, cosicché possono esserci stati aspiranti concorrenti (addirittura, uno soltanto) che non hanno presentato la domanda di partecipazione al concorso proprio perché era prevista la prova preselettiva (nei modi, nei tempi e nella risposta esatta a un numero minimo di quesiti corrispondente a 80 su 100 nel tempo di 100 minuti) per essere ammessi alle prove scritte. D’altra parte, le nuove norme di legge sul dimensionamento degli istituti comprensivi, e in generale di tutti gli altri istituti scolastici, hanno stabilito in almeno 1.000 alunni la consistenza numerica per acquisire l’autonomia, ridotta a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Ciò, può riguardare la disponibilità dei posti che si renderanno comunque ed effettivamente disponibili intanto alla conclusione delle fasi concorsuali e di prevedere il numero dei posti che si renderanno disponibili nei due anni scolastici successivi. Così da avere e da diffondere certezze. E da evitare ogni e qualsiasi danno a chi legittimamente aspira alla funzione di dirigente scolastico. Peraltro, procedendo il Miur con scrupolo, con attenzione, con assoluta trasparenza, e avvalendosi di effettivi esperti quale garanzia di svolgimento corretto di tutte le fasi concorsuali. La proposta di aetnanet è quella di azzerare l’ormai irrecuperabile concorso, caratterizzato da condizioni di sfacelo irreparabili, e di ricominciare daccapo, nel più breve tempo possibile, sin dalla presentazione delle domande di partecipazione, ma questa volta potendosi avvalere di un sistema informatico che non si inceppi. |