Scuola, licei scientifici sovraffollati: da Il Messaggero, 20.9.2011 ROMA - il sovraffollamento dei licei scientifici di Roma miete un’altra vittima. Al Cannizzaro, istituto storico dell’Eur, ci sono due classi che non hanno un’aula in cui stare e, per questo, ruotano in quelle lasciate vuote dai compagni che fanno ginnastica o vanno in laboratorio. Nel plesso di viale dell’Oceano Indiano, dove ha sede la succursale del Cannizzaro, quest’anno c’è stato il boom di richieste. «Abbiamo dovuto rifiutare le iscrizioni di 40 persone - spiega il preside, Antonino Micalizzi - Ma siamo una scuola pubblica, non possiamo mandare via tutti. Forse dovevamo prendere due classi in meno, abbiamo fatto male i conti. Ma avremmo lasciato a piedi cinquanta ragazzi e non me la sono sentita». In verità l’istituto aspetta da quattro anni che nella succursale, in un’area verde adiacente all’edificio attuale, venga costruita una struttura che dovrebbe ospitare cinque classi. «La Provincia ha fatto il progetto e i soldi ci sono - spiega Micalizzi- il nodo è il cosiddetto patto di stabilità che, attualmente, blocca questa spesa. Pensavamo che per quest’anno le aule ci sarebbero state e invece niente». Così le 51 classi del Cannizzaro, divise fra plesso centrale e succursale, non entrano negli spazi a disposizione e in via dell’Oceano Indiano è scattata la necessità di farne ruotare due che, fino alla fine dell’anno, non avranno un’aula propria. All’inizio erano finite nelle rotazioni due quinte, ma i genitori si sono fatti sentire e hanno chiesto di risparmiare questo sacrificio ai maturandi già stressati dall’esame. C’erano state anche forti rimostranze perché, in un primo momento, come punto di appoggio, erano stati allestiti dei banchi in corridoio. Ora sono due quarte che fanno la spola, occupando classi lasciate vuote da altri ragazzi che sono in palestra o in laboratorio. «L’anno prossimo - ammette il dirigente Micalizzi - dovremo fare due prime in meno o avremo quattro classi da far ruotare. Non credo che a questo punto la struttura verrà mai costruita per tempo. Nell’attesa manderemo indietro tutte le iscrizioni che non potremo prendere». La succursale del Cannizzaro è alle spalle del palazzone in cui vive il capitano della Roma, Francesco Totti, ed è presa d’assalto dagli studenti del Torrino e dell’Eur. «Le due classi che ruotano sono piccole: hanno 16 e 19 alunni. Questo per ridurre le persone coinvolte nel disagio - continua il preside - E abbiamo studiato l’orario in modo che i ragazzi passino blocchi di due ore nella classe in cui entrano per evitare spostamenti a ogni campanella». E gli studenti? Federico, V D, è uno di quelli che cede la sua aula ai compagni che ruotano quando va in palestra o in laboratorio. «Un po’ di disagio c’è - racconta - dobbiamo portarci via tutta la roba: zaini, diari quaderni. Forse dovevano prendere meno alunni, ma non si possono rifiutare troppe iscrizioni, chi viene mandato via dove va, sennò? Si potrebbe pensare, visto che il problema della mancanza di spazi dilaga a Roma, ad una scuola all’americana, con i docenti che stanno fissi in una classe e gli studenti che ruotano a seconda della materia che devono seguire. In certe scuole private succede già così. Un po’ di flessibilità - parola di studente - ci vuole». |