Ok alla finestra ritardata
per i pensionamenti nella scuola

da Tuttoscuola, 19.9.2011

La legge 148/2011, di conversione del decreto legge 138 sulla manovra finanziaria di agosto, conferma, senza alcuna modifica, due disposizioni previdenziali che riguardano da vicino il personale scolastico e che verranno applicate dal prossimo anno.

La prima (comma 21 dell’art. 1) riguarda la data di pensionamento: decorrerà dal 1° settembre dell’anno successivo. Hai maturato il diritto a pensione per andartene dal 1° settembre 2012? Finestra chiusa, non si può. Resterai in servizio un altro anno e te ne andrai il 1° settembre 2013.

Si salvano per quest’anno coloro che maturano i requisiti per il pensionamento entro il prossimo 31 dicembre. Dovrebbero salvarsi, quindi, coloro che maturano i limiti di età (65 anni) e di servizio (40 anni), ma sarà bene attendere chiarimenti definitivi.

In questo modo si ridurrà drasticamente per l’anno prossimo il numero dei posti vacanti per nuove immissioni in ruolo.

La seconda (commi 22 e 23 dell’art. 1) riguarda i tempi di liquidazione della buonuscita per i dipendenti pubblici, compresi quelli della scuola.

Dall’anno prossimo chi se ne andrà in pensione per raggiunti limiti di età o di servizio, dovrà attendere sei mesi per incassare la liquidazione finale (TFR/buonuscita), mentre chi se andrà per pensione di anzianità (ma nel 2012 nella scuola non dovrebbe esserci nessuno) dovrà attendere per l’incasso 24 mesi. Si tratta di una norma di deterrenza per limitare al massimo i pensionamenti anticipati. Anche in questo caso, come per la finestra dei pensionamenti, si salvano dal rinvio del’incasso coloro che maturano i requisiti per il pensionamento (limiti di età e di servizio) entro il prossimo 31 dicembre.