Scuola
Nuovo anno: 900 sedi fuse Novità istituti tecnici superiori. Confermato tetto 30% stranieri0 TM news, 10.9.2011 Roma, 10 sett. (TMNews) - Sono diverse le novità che a partire da lunedì 12 settembre riguarderanno i 7 milioni 830 mila alunni chiamati gradualmente a tornare sui banchi di scuola. In tanti, soprattutto chi frequenta le elementari al sud, troveranno il loro istituto accorpato: il dl n. 98, convertito con la legge 15 luglio 2011 n. 111, finalizzato a ridurre le spese per la rete scolastica di circa 200 milioni di euro l'anno, prevede infatti che 900 delle attuali 10.500 istituzioni scolastiche vengano unite a sedi scolastiche con almeno 500 alunni. Secondo 'Tuttoscuola' tutto ciò comporterà non poche conseguenze: verrà eliminato il 30% dell'organico di dirigente scolastico (-3.180 posti), al punto che una parte dei vincitori del prossimo concorso non troveranno posto. Salterà anche l'11% dei posti di direttore amministrativo (1.130 posti) e verranno tagliati 1.100 posti di assistente amministrativo, ma saranno almeno in 30 mila a dover produrre documentazione e dichiarare servizi per difendere la propria sede e non essere trasferiti d'ufficio o rimanere senza sede. Decadranno 53 mila consiglieri di istituto e dovrà essere rieletta la maggior parte delle rappresentanze sindacali unitarie (almeno 14 mila rappresentanti). A tutte le scuola, inoltre, il Miur ha chiesto di 'tirare la cinghia', riducendo ulteriormente il cosiddetto Fis (fondo d'istituto), attraverso cui preside e docenti, sentite le Rsu, finanziano le attività progettuali extra-didattiche, le visite culturali ed i corsi di recupero: dai 10mila euro per istituto(la cifra è indicativa e si riferisce a istituti di media grandezza) si è scesi gradualmente fino a 3-4 mila euro. Leggendo lo schema di direttiva presentato al Parlamento dal ministro Gelmini, per il 2011 solo le scuole più fortunate (e cioè quelle più grandi) arriveranno a 2.000 euro; per le altre si scenderà addirittura al di sotto della soglia dei mille euro, poco più di un euro a studente. Sul fronte dell'offerta formativa, l'a.s. 2011/2012 introdurrà gli Istituti tecnici superiori (Its): si tratta di corsi biennali di livello postsecondario, quindi da svolgere dopo il diploma, parallelo ai percorsi accademici: formeranno giovani tecnici specializzati nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività. Oltre al personale ed alle strutture delle scuole, parteciperanno alla formazione degli studenti enti di formazione, imprese, università e centri di ricerca ed enti locali. Le famiglie degli alunni disabili potranno contare su una quota nazionale record di insegnanti di sostegno, pari ad oltre 94 mila docenti. Come dichiarato di recente dal ministro Gelmini, durante la conferenza d'inizio anno, "il dato è però destinato a crescere". Questo perchè la quantità di specializzati sull'assistenza agli alunni disabili appare ancora inferiore alle esigenze: ciò sia a causa della crescita sensibile di alunni certificati che necessitano di sostegno, sia del recente provvedimento che impone il supporto didattico anche agli alunni con dislessia, disgrafia e discalculia accertata. Il risultato è che anche quest'anno molte famiglie - probabilmente a migliaia - avranno non pochi problemi a vedersi concedere la quota massima di ore di sostegno settimanali, ad esempio 18 alle superiori, prevista per legge nei casi di disabilità gravi accertate dalle Asl: significativo, in tal senso, quanto accaduto nel mese di luglio in Sardegna, dove alle famiglie di ad una ventina di bambini disabili cui gli uffici scolastici avevano ridotto le ore da passare assieme al docente specializzato, si sono viste accordare dal Tar 3.500 euro di risarcimento e l'obbligo di attuare la quota massima per il prossimo anno. Anche per il 2011/2012, da viale Trastevere hanno confermato il diktat contro le classi ghetto: la percentuale massima di alunni stranieri per classe potrà essere del 30%. Una disposizione, però, che non potrà essere applicata in tutti i casi: nei poli industriali (in particolare di Veneto, Emilia e Toscana) e nelle città (su tutte Torino, Milano e Roma) con un'alta densità di famiglie di origini non italiane la presenza di alunni stranieri sarà inevitabilmente alta. I numeri sugli alunni stranieri, del resto, sono evidenti: nell'ultimo decennio sono passati da 147mila ad oltre 700mila. Con il risultato che, secondo la fondazione Migrantes, vicina alla Cei, anche nel prossimo anno scolastico almeno in 2mila casi il loro numero supererà il tetto del 30% imposto dal Miur. |