IL WORLD UNIVERSITY RANKINGS
Top-Università, Bologna al 183° posto
Il Politecnico di Milano tra i primi 50 atenei
tecnologici
Antonio Castaldo Il
Corriere della Sera, 5.9.2011
MILANO -
Cambridge, Oxford e l'Ivy League sono lassù, in cima alla World
university rankings di Qs. Bisogna precipitare fino al 183° posto
per scovare la prima italiana, ancora una volta l'Università di
Bologna. Che però perde 7 posizioni dal 2010 quando era 176/a.
Ancora una volta gli istituti di valutazione internazionali
bastonano l'accademia italiana. In questo caso è la top-universities
della società Quacquarelli Symonds, stilata fin dal 2004 sulla base
di rigidi criteri di valutazione bibliometrici per misurare la
rilevanza delle ricerche pubblicate, e poi la reputazione
accademica, il valore dei suoi docenti, le strutture e i servizi.
IL MINISTRO COMMENTA - Dal punto
di vista del ministro dell'Università Maristella Gelmini, «sono
buone le notizie» quelle che provengono da Londra, sede operativa
della multinazionale dell'educazione Qs. «I dati positivi per due
università, Bologna e Milano - spiega il ministro - ci motivano
ancora di più nell'attuazione rapida della riforma universitaria».
LA SECONDA ITALIANA - Per il
rettore dell'università di Bologna Ivano Dionigi «l'oscillazione è
fisiologica». Tuttavia il magnifico bolognese rimarca che il suo è
l'unico Ateneo italiano tra i primi 200, a fronte di oltre 2.900
università valutate: «Mantenere una posizione praticamente invariata
di questi tempi avari di fondi e di turnover resta comunque una
bella notizia, che ci gratifica e ci spinge a fare meglio nei
confronti di competitori stranieri che vantano ben altre risorse per
la ricerca e la formazione». Dopo Bologna, prima di incontrare un
altro ateneo italico bisogna scivolare oltre quota 200. Alla
posizione 210 c'è infatti La Sapienza di Roma, quindi l'università
di Padova (263/a), Milano (275/a). A dominare sono invece le
università britanniche e statunitensi. Cambridge è prima, seguita da
Harvard, Yale e Oxford.
IL CASO DEL POLITECNICO DI MILANO
- Discorso a parte merita il politecnico di Milano. In classifica
generale si posiziona al 277°. Ma tra gli atenei tecnologici è 48°,
unico tra gli italiani a sfondare il muro della top 50. Ricopre
«Credo che, soprattutto in periodi come questo - ha detto Giovanni
Azzone, rettore del Polimi - ci sia un grande bisogno di notizie
positive nel nostro Paese, che ha grandi capacità nel campo
dell'innovazione tecnologica ed è in grado di attrarre e di creare
capitale umano di assoluta qualità». Il Politecnico di piazza
Leonardo da Vinci nel 2010 era 63°, negli ultimi 6 anni ha scalato
82 posti nella graduatoria generale. «In Italia ci sono grandi
capacità nel mondo della scienza e della tecnologia - conclude il
rettore - su cui bisogna puntare».
Antonio Castaldo
acastaldo@corriere.it