Scatti d'anzianità, i sindacati sono preoccupati
e chiedono d’incontrare Gelmini

di A.G. La Tecnica della Scuola, 11.10.2011

Dei 660 milioni di euro necessari agli aumenti in busta paga del 2011 si sono perse le tracce. Cisl, Uil, Snals e Gilda chiedono d’essere urgentemente convocati dal Ministro per una verifica della situazione. Se il blocco dovesse arrivare, il personale scolastico sarà penalizzato doppiamente..

La copertura degli scatti stipendiali del 2011, pari a circa 660 milioni di euro complessivi, appare veramente in forse. A confermarlo, dopo i forti dubbi posti nei giorni scorsi dalla Commissione Cultura della Camera, sono stavolta i sindacati firmatari dell’ultimo Ccnl della Scuola: in un nota congiunta i segretari generali di Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno chiesto al Miur di aprire un immediato confronto sulla tematica.

I sindacati chiedono, in pratica, che venga dato seguito all’accordo preso un anno fa con i ministri dell’Istruzione e dell’Economia, tradotto in un decreto interministeriale, attraverso cui si era stabilito che la priorità di destinazione del 30% dei risparmi derivanti dalla Legge 133/08, inizialmente indirizzati verso la premialità, sarebbe dovuta andare a coprire il blocco degli scatti automatici previsto per il comparto pubblico.

“La piena validità ai fini delle progressioni di carriera – spiegano le organizzazioni sindacali - è già stata recuperata per il 2010, gli scatti maturati in quell’anno sono stati regolarmente pagati; ora è necessario dare seguito alle intese e pagare quelli relativi al 2011”. Del resto “l’intesa raggiunta lo scorso anno è stata da questo punto di vista l’unica risposta rivelatasi efficace e praticabile: va ora ripresa e portata a completamento per il 2011 e il 2012”. Peccato che quei soldi sembra non siano stati messi nemmeno a bilancio.

Cisl, Uil, Snals e Gilda chiedono, quindi, “di essere urgentemente convocati dal ministro dell’Istruzione per una verifica della situazione. L’incontro – sottolineano - deve avvenire subito, affermano i segretari generali delle quattro organizzazioni, perché la maggior parte degli interessati matura lo scatto a gennaio e per questo occorre che la procedura di certificazione delle risorse sia completata quanto prima. Difendere gli scatti di anzianità significa impedire che i lavoratori della scuola – concludono i sindacati - siano penalizzati due volte, avendo già subito come tutto il pubblico impiego il blocco dei rinnovi contrattuali”.

Vale la pena ricordare che l’importanza degli scatti periodici in busta paga è fondamentale per il personale della scuola, in particolare per gli insegnanti: si tratta, infatti, di dipendenti che non hanno possibilità di fare carriera all’interno della propria amministrazione (salvo alcune migliaia che ogni 4-5 anni dal ruolo di docente passano alla dirigenza e quelle che da ausiliari diventano amministravi o tecnici ed infine gli Ata che riescono a trasformarsi in Dsga), per i quali proprio i sindacati della Scuola hanno “strappato” all’amministrazione la formula degli incrementi progressivi in busta paga. Incrementi che però ad oggi sembrerebbero in forte dubbio.