I numeri del Miur.
La politica della trasparenza paga sempre

da TuttoscuolaNews, n. 507 17.10.2011

All’inizio della scorsa settimana il sito del ministero dell’istruzione ha pubblicato una considerevole quantità di dati aggiornati sul sistema scolastico (analizzati in uno speciale su tuttoscuola.com), come raramente aveva fatto negli ultimi anni, e ha anche annunciato che altri ne fornirà presto, in forma sistematica.

Non si può che apprezzare questa “operazione glasnost” decisa da un ministro che è stato criticato, soprattutto negli ultimi tempi, per un eccesso di cautela nella diffusione dei dati se non, addirittura, accusato di qualche forzatura interpretativa da parte del suo ufficio stampa.

Si è notato che la massiccia pubblicazione di dati ha coinciso con il passaggio dell’incarico di capo dell’ufficio stampa e portavoce del ministro da Massimo Zennaro, che era arrivato al Miur nel 2008 al seguito di Mariastella Gelmini e travolto dalle critiche seguite all’errore sul ‘tunnel’ tra Ginevra e il Gran Sasso, ad Antonio Bettanini, esperto tecnico della comunicazione, già stretto collaboratore di Claudio Martelli e Franco Frattini.

L’impressione è che sia mutata la strategia comunicativa del ministero: meno comunicati e più dati a disposizione di tutti gli interessati, anziché molti comunicati e pochi dati ‘interpretati’ da viale Trastevere.

Se è così, e lo vedremo, non potrà che trarre vantaggi da questo cambio di linea perché la trasparenza dei dati, oltre a costituire un valore in sé, mette soprattutto chi governa in condizione di valorizzare gli effetti delle politiche realizzate e/o di individuare con precisione i problemi aperti. Se i dati sono nascosti o parziali si avrà sempre il dubbio che anche quelli che vengono forniti siano ‘orientati’.