Scatti, a caccia di nuovi fondi
Allarme per la mancata copertura dei gradoni,
Alessandra Ricciardi ItaliaOggi, 4.11.2011 Non tutti i tagli previsti dalla manovra del 2008 sono stati realizzati, non tutte le risorse sono dunque disponibili per continuare a pagare gli scatti di anzianità a docenti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo. A dirlo la Corte dei conti, nella relazione annuale sui conti dello stato. Una relazione che ha gettato nello scompiglio il ministero dell'istruzione e i sindacati. Sarebbero, secondo indiscrezioni, circa 120 i milioni che mancano all'appello per il 2011 sui 600 milioni richiesti, una cifra da recuperare quanto prima. O comunque da dirottare come taglio su altri fronti per evitare di far saltare uno dei pilastri che ha retto finora la pax tra il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini e i sindacati più moderati, Cisl, Uil e Snals. Nel mirino sono finiti i fondi di istituto, che valgono circa un miliardo di euro. E che non sempre sono spesi oppure che in seguito alla contrazione dei docenti e degli alunni (uno dei parametri del finanziamento) sono stati ridotti nei flussi ai singoli istituti. Insomma, ci sarebbero dei fondi alternativi da poter dirottare sui gradoni. A monte dei mancati risparmi, peserebbero le 12 mila assunzioni di docenti per il sostegno realizzati dal ministero a seguito della sentenza della Corte costituzionale. Ma le trattative tra l'Istruzione e il Tesoro sono ancora in alto mare, in attesa di un vertice che dovrà chiarire la questione. A partire dalla quantificazione delle risorse effettivamente conseguite, da cui attingere quel 30% che va a copertura dei gradoni. Ad oggi l'unico strumento di progressione di stipendio che ha il personale della scuola. Il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico al ministero dell'istruzione. «Già a settembre gli scatti non sono stati pagati, è necessario sapere come stanno effettivamente le cose», spiega Pantaleo, «purtroppo, registriamo con preoccupazione, che in diversi documenti ufficiali emanati in corso d'anno dal governo e dagli organi di controllo si riconferma il blocco perché manca la necessaria copertura della spesa». Attacca Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola: «Chiediamo ai ministri firmatari del decreto sugli scatti di procedere ad adempiere nel più breve tempo possibile all'iter previsto. Siamo fermamente intenzionati a far rispettare gli impegni derivanti da intese faticosamente costruite, pronti ad assumere, se necessario, opportune iniziative di mobilitazione». Ricorda al governo gli impegni assunti anche la Uil scuola. «La prima operazione da fare è avere la certificazione dei risparmi. Nel 2011, gli aumenti di anzianità sono stati regolarmente pagati. Ritardi ed incertezze da parte del governo determinerebbero iniziative di mobilitazione e di protesta particolarmente intense», minaccia Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola». Il segretario dello Snals-Confsal, Paolo Nigi, chiede di «procedere, analogamente, a quanto fato nel 2010, alla certificazione dei risparmi relativi al 2011. Gli scatti non si toccano».
La Gilda guidata da Rino Di Meglio ha già annunciato la
mobilitazione della categoria |